bandiera bianca
Dottore, il catalogo è questo
Il ministero dell’Università ha reso piubblici i 245 possibili quesiti di cultura generale che, insieme alle altre tremila e rotte domande scientifiche, sarvirà a selezionare il materiale per il prossimo test d’ingresso a Medicina
Io adesso telefono al mio medico e gli domando a bruciapelo in quale secolo è vissuto Martin Lutero, chi ha scritto “La coscienza di Zeno”, cos’è l’Irpef e che significa “pletora”. Sono certo che risponderà correttamene a questa scarna selezione dei 245 possibili quesiti di cultura generale appena resi pubblici dal ministero dell’Università (risposte comprese), insieme alle altre tremila e rotte domande scientifiche da cui verrà selezionato il materiale per il prossimo test d’ingresso alla facoltà di Medicina. Non perché il mio medico, o altri medici curanti sparsi per tutta Italia, mi abbia finora fatto sfoggio di chissà quale cultura; ma perché Martin Lutero, “La Coscienza di Zeno”, l’Irpef e la parola “pletora” fanno parte del mondo reale, esattamente come me e tutti i pazienti di tutti i medici patrii. Non so se in futuro mi farei curare da un medico che piazza Martin Lutero nel Duecento, attribuisce “La coscienza di Zeno” a d’Annunzio, pensa che l’Irpef sia un’interiezione e la “pletora” un gioco tipico dei Paesi Baschi: c’è il rischio che, a furia di pensare che la realtà sia facoltativa, un giorno mi confonda il fegato con la milza. Men che meno però mi fiderei di un medico che, un domani, mi dicesse di non essere tenuto a conoscere questo o quell’elemento di cultura generale in quanto non incluso nel catalogo reso pubblico dal ministero competente; perché, quando vado dal medico a chiedergli qualcosa, non è che mi presento nel suo studio risposte comprese.
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