Bandiera Bianca

"Guidate come una donna". La campagna di sensibilizzazione in Francia che guarda alla statistica

Antonio Gurrado

Un'associazione di vittime e automobilisti ha creato dei manifesti per sensibilizzare le persone al volante, capovolgendo la lo stereotipo cretino sulla donna guidatrice: a guidare male sono gli uomini. Il paradosso è che ora la Francia potrebbe diventare una specie di Arabia Saudita, al contrario però

"Guidate come una donna" è lo slogan apparso sui manifesti di una nuova campagna di sensibilizzazione, voluta da un'associazione di parenti di vittime di incidenti stradali, che ha riscosso immediato succès de scandale. La campagna non si limita infatti a capovolgere il pregiudizio cretino sulla donna al volante, ma fornisce statistiche dettagliate sugli uomini: causano l’84 per cento di incidenti mortali, costituiscono l’88 per cento dei decessi prematuri per schianto, ammontano al 93 per cento di casi positivi all’alcol test, insomma sono loro che fanno presagire il pericolo costante – o, come dicono in Francia, la mort au tournant.
 

Perciò la campagna indica una precisa via d’uscita agli automobilisti che non vogliano fare una brutta fine né procurarla ad altri: anziché mettervi come sempre alla guida ubriachi e partire sparati alla ricerca del testacoda più spettacolare possibile, conduisez comme une femme.
 

Si tratta dunque di adeguarsi e imitare un modello femminile che tuttavia, per il solo fato di appartenere a un altro sesso, risulta in sé inattingibile: se le statistiche dimostrano che i guidatori in quanto tali sono più pericolosi delle guidatrici, siamo a un passo dal momento in cui agli uomini sarà vietato guidare tout court. A quel punto, in nome del bene comune, la Francia sarà diventata una specie di Arabia Saudita: però à la page.

Di più su questi argomenti: