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Bandiera Bianca

Proteste climatiche poco intelligenti

Antonio Gurrado

I recenti imbrattamenti degli attivisti di Just Stop Oil hanno preso di mira due obiettivi completamente differenti: un jet e un sito archeologico. Le loro azioni, comunque, hanno almeno qualcosa in comune: l'assenza di ratio

Deve trattarsi di un caso di omonimia, quello fra gli attivisti di Just Stop Oil che hanno imbrattato gli aerei privati di alcuni vip (ma non quello di Taylor Swift) e gli attivisti di Just Stop Oil che hanno imbrattato le monumentali pietre di Stonehenge. Quelli che si sono accaniti sui jet, infatti, hanno colpito oggetti che rilasciano inquinamento; quelli che se la sono presa con i megaliti, invece, sono andati dritti contro oggetti che al massimo vanno spolverati.

Gli autori del blitz nell’hangar hanno dimostrato di avercela con l’utilizzo di combustibili; gli autori del blitz nel sito archeologico hanno dimostrato che dei combustibili non gliene frega nulla. Compiere un atto simbolico contro degli aerei è un modo per dichiarare di avercela col futuro; compiere un atto simbolico contro dei menhir è un modo per dichiarare di avercela col passato. Imbrattare dei velivoli è una protesta contro il fatto che si muovono; imbrattare dei monumenti dev’essere una protesta contro il fatto che stanno fermi. Tutto sembra dunque suffragare la mia ipotesi sull’omonimia, tranne un dettaglio: se pianifichi di lanciare vernice sull’aereo di Taylor Swift e poi ti accorgi che era decollato qualche ora prima, fai venire il dubbio di non essere molto intelligente; se usi la stessa vernice per lanciarla contro un patrimonio che resiste da quattromila anni, il dubbio vuoi proprio farlo passare.

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