Foto Ap, via LaPresse

Bandiera Bianca

Il downsizing olimpico di Parigi 2024

Antonio Gurrado

Il rugby a 7 è disciplina olimpica dal 2016 e vabbé. Chissà se questa riduzione in scala indica la strada verso future olimpiadi sostenibili

Con un paio di giorni di anticipo sulla cerimonia inaugurale, le Olimpiadi si sono aperte con le prime partite di rugby a 7: infatti non è disciplina olimpica l’usuale versione con 15 giocatori bensì, dal 2016, questa radicata variante ridotta. La storia tuttavia ci invita a non fare troppo i difficili con le modifiche ai regolamenti: com’è noto, lo stesso rugby nacque grazie al geniale spregio delle regole da parte di William Webb Ellis, che duecento anni fa, durante una partita di calcio, afferrò la palla con le mani e corse verso la porta avversaria. Certo, per smania di grandeur dai francesi mi aspettavo piuttosto un rugby a 30, a 77, a 150; magari però questa riduzione in scala indica la strada verso future olimpiadi sostenibili, con un meritorio downsizing che porterà al calcio a 2, al tennis contro il muro, al nuoto in tinozza, ai tuffi dal trampolino alto 3 centimetri, alla scherma col dito e al salto con l’asticella.

Una conferma in questo senso sembra provenire dalla Gran Bretagna, dove una delle più celebri atlete – la star del dressage Charlotte Dujardin – è stata estromessa dalla squadra olimpica per avere frustrato il proprio destriero. Inaudito! A questo punto bisognerà solo decidere, entro le prossime Olimpiadi, se sia più etico inserire nel programma l’equitazione senza fantino o l’equitazione senza cavallo.

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