Bandiera bianca

Siamo tutti fidanzati con Dua Lipa

Antonio Gurrado

Perché ci colpisce la tragica sorte del portinaio milanese trovato morto nell'Adda, vittima di una truffa sul web che gli aveva fatto credere di essere entrato nelle grazie della famosa cantante

La tragica sorte del portinaio milanese morto (forse suicida, le cronache non confermano) dopo essersi creduto fidanzato con Dua Lipa colpisce poiché ritrae una situazione comune a tutti. Quest’inganno ordito sul web, onde convincere la vittima di avere un contatto con la famosa cantante (poi diventato simpatia reciproca, quindi innamoramento e cotta, infine relazione dichiarata), è costato alla vittima prima i soldi e poi la vita, facendo leva su ciò a cui i meno ingenui di noi fingono di non badare. Ovvero che fra essere umano ed essere umano c’è la stessa barriera di ignoto che separava il portinaio dalla pseudo-cantante, e in amore ci illudiamo di poterla abbattere sovrastimando le nostre potenzialità (o la nostra fortuna) e travisando come spontanea la luce riflessa dei sentimenti che proiettiamo sull’altra persona. Invece è impossibile, perché non la conosciamo; per quanto ci sforziamo di avvicinarci e scoprirla, ci sarà sempre un momento in cui un gesto incongruo o una parola inattesa squarcerà il velo dell’apparenza e farà scoprire a tutti che, chi più chi meno, ci credevamo fidanzati con Dua Lipa anche noi.

 

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