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Bandiera bianca

Politici e televendite: così si risolve il problema del terzo mandato

Antonio Gurrado

Ci lascia indifferenti un ex governatore in una pubblicità televisiva, come Schwarzenegger con i trapani, mentre preferiamo comprare promesse da politici che le vendono senza essere star del cinema: un paradosso italiano

Estasiato osservo – e vorrei che andasse in loop – uno spot televisivo in cui Arnold Schwarzenegger tesse le lodi di non so quale trapano elettrico o sega circolare. Dietro il muscolosissimo eroe cinematografico non riesco a non scorgere l’ex governatore della California; penso dunque che sarebbe come se, all’improvviso, in tv vedessi apparire una réclame con un ex presidente di regione, che so, Formigoni che fa il testimonial del latte, Nichi Vendola della pasta, Storace di una batteria di pentole, Vasco Errani di un’auto ibrida, e così via ad libitum.

 

 

Curiosamente, però, a noi italiani pare assurdo; da un lato infatti ci beviamo che un politico straniero sia abbastanza affidabile da venderci attrezzi per smontare casa col bricolage, dall’altro votiamo con entusiasmo persone che poi non riteniamo abbastanza affidabili per fare pubblicità alla merce più elementare. Siamo un popolo con le sue incomprensibili complessità; e dire che invece lo spot con Schwarzenegger ci mostra la via per regolarci sull’annosa questione del terzo mandato. Se da un ex presidente di regione compreremmo un trapano elettrico o una sega circolare, allora tanto vale ricandidarlo a oltranza. Se invece da lui non compreremmo neanche uno stuzzicadenti, perché l’avevamo votato prima?

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