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Mélenchon urla al golpe perché Macron applica la costituzione
“Macron, destitution!” è il titolo mozione cavalcata dal leader della France Insoumise. Ora la petizione online arriverà in parlamento, dove non ha speranze poiché i socialisti hanno già annunciato che non la voteranno. Ulteriore benzina per la protesta
“Macron, destitution!” è il titolo mozione cavalcata dal leader della France Insoumise, che ha già raccolto (mentre scrivo) trecentoventimila firme online. Jean-Luc Mélenchon argomenta infatti che il presidente francese abbia dato avvio a una deriva autoritaria senza precedenti nei sistemi parlamentari, e sia pertanto colpevole di un colpo di mano; è la prosecuzione della campagna – molto fortunata nelle piazze, meno negli effetti concreti – “Macron, démission!”, con cui il popolo di sinistra-sinistra richiedeva che il presidente abbandonasse l’Eliseo in quanto non più espressione della maggioranza dei francesi. Ora la petizione online arriverà in parlamento, dove non ha speranze poiché i socialisti hanno già annunciato che non la voteranno. Ulteriore benzina per la protesta del leader insoumis, che prima ha paventato il trionfo dei fascisti, che non c’è stato, poi ha annunciato la netta vittoria della sinistra, che non c’è stata, quindi ha preteso un primo ministro scelto da lui, che non aveva la maggioranza, e infine urla al golpe perché il presidente della république applica la costituzione. Forse la mozione doveva intitolarsi “Mélenchon, fanfaron!”.
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