BANDIERA BIANCA

"Le leggi italiane prevalgano su quelle Ue": è il sovranismo solipsistico della Lega

Antonio Gurrado

In un ulteriore rigurgito identitario, lo spirito dell'emendamento potrebbe indurre anche a rendere le norme settentrionali prevalenti su quelle italiane. Le norme milanesi su quelle lombarde, e così via selezionando un quartiere, una via, un condominio, un appartamento

Trovo molto interessante l’emendamento, ventilato dalla Lega, che vuol rendere le norme italiane prevalenti rispetto a quelle europee. Si colloca in effetti nel solco che contraddistingue la storia del partito sin dai bei tempi che precedevano l’occultamento del termine “Nord”, un particolarismo imperniato sulla prevalenza della parte sul tutto, dell’autonomia sull’obbedienza; ne traccia anzi un’evoluzione psichedelica, volta a capovolgere la gerarchia giuridica rendendo le fonti secondarie del diritto prevalenti su quelle primarie.

  

L’emendamento non lo prevede alla lettera, ma il suo spirito potrebbe indurre anche a rendere le norme settentrionali prevalenti rispetto a quelle italiane, in un ulteriore rigurgito identitario. E, a voler essere pignoli, le norme regionali prevalenti rispetto a quelle settentrionali: la Lombardia, motore economico della nazione, se lo meriterebbe. E le norme milanesi, ovvio, prevalenti rispetto a quelle lombarde. E magari facciamo anche che quelle di Milano sud prevalgono su quelle di Milano nord. E così via selezionando un quartiere, una via, un condominio, un appartamento, fino ad arrivare al posto in cui sono seduto adesso a scrivervi.

   

Ecco: se l’emendamento della Lega abbraccia il sovranismo solipsistico, rendendo le norme stabilite da me prevalenti rispetto a quelle che qualsiasi agente esterno tenta di impormi, allora non posso che dirmi favorevole.

 

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