Bandiera bianca
Le parole di Conte e i grillini giacobini
Sono progressisti, ma "né di destra né di sinistra", dice il fu Avvocato del popolo. Che ripropone, come Grillo prima di lui, lo schema dei montagnardi durante la Rivoluzione francese del 1791
In un paese di analfabeti funzionali, come certificato dall’Ocse, è ovvio che nessuno batta ciglio dinanzi alle parole di Giuseppe Conte: “Siamo una forza progressista, ma alternativa allo schema destra-sinistra”. Se non siamo in grado di capire il senso delle parole, non c’è più bisogno che le parole abbiano senso. Per fortuna però siamo anche ignoranti in storia, quindi possiamo registrare la dichiarazione senza rabbrividire per ciò che sottintende. La destra e la sinistra sono infatti categorie politiche nate dalla casuale disposizione dei deputati dell’Assemblea legislativa durante la Rivoluzione francese.
Nel 1791, a destra si erano accomodati i foglianti (nessuna parentela), che erano più conservatori, mentre a sinistra sedevano i girondini e i giacobini, più progressisti. L’anno dopo, alcuni deputati che volevano uscire dallo schema destra-sinistra iniziarono a occupare gli scranni più alti: erano i montagnardi, dei giacobini estremisti, i quali intendevano collocarsi in posizione di superiorità morale e politica rispetto alle altre compagini. I deputati del Movimento 5 stelle approdarono per la prima volta in parlamento oltre duecento anni dopo e, curiosamente, Beppe Grillo propose proprio che si sedessero sugli scranni più alti di Camera e Senato, così da controllare le altre forze politiche e non farsi ridurre alla contrapposizione fra destra e sinistra. Di fatto, Giuseppe Conte ripropone adesso la stessa identica cosa, a riprova del fatto che possono passare i decenni e i secoli, si possono decapitare tutti i governatori e i leader, ma alla fine i pentastellati rimangono sempre i soliti: dei giacobini estremisti, pronti a scatenarsi nel periodo del Terrore.