Bandiera bianca
Il comma 22 della scuola
Le ragioni del reintegro dell'alunno che aveva preso a calci in faccia un prof ad Abbiategrasso segna la vittoria definitiva delle famiglie sugli insegnanti, colpevoli di non aver dato "abbastanza supporto scolastico" al ragazzo e quindi impossibilitati a punirlo
Questa paginetta virtuale si è già occupata, in toni poco ottimistici, dell’insegnante di Abbiategrasso preso a calci in faccia da un alunno; brutta storia, dopo la quale il prof aveva ventilato l’ipotesi di lasciare l’insegnamento e l’istituto aveva espulso il ragazzo. Bene: a seguito di un paio di mesi di contenzioso, l’organo di garanzia che fa capo all’Ufficio scolastico regionale ha disposto il reintegro dello studente.
Sul Corriere ho letto che a determinare la decisione sono stati i “conflitti d’interesse all’interno dell’organo di garanzia dell’istituto”, “l’esclusione della famiglia dell’interessato dalla composizione allargata del consiglio di classe”, e soprattutto il fatto che “il ragazzo, durante la frequenza, non avrebbe ricevuto un adeguato supporto scolastico”.
È una prospettiva rivoluzionaria, che forse segna la definitiva vittoria delle famiglie sugli insegnanti: se a scuola uno studente si comporta male, è colpa della scuola che non lo fa comportare bene, quindi la scuola non ha diritto di punirlo. Cristallino. Manca solo, in questa delibera, una nota di biasimo all’insegnante, reo di avere preso il ragazzo a nasate sui piedi.