Lo scrittore  Neil Gaiman (Foto ANSA)

Bandiera bianca

La cancellazione del musical di “Coraline” punisce solo i lavoratori dello spettacolo

Antonio Gurrado

È stato ritenuto mpossibile allestire la versione teatrale della storia scritta da Neil Gaiman, dal momento che è accusato di abusi sessuali da nove donne. Una punizione gratuita per attori, ballerini e maestranze, che cercano di sopravvivere appesi alla speranza di ritrovare lavoro

“Coraline” è l’inquietante storia di una bambina che, all’altro capo di un cunicolo, scopre un mondo parallelo in cui ritrova i suoi familiari, incattiviti però dall’avere dei bottoni cuciti sugli occhi. L’ha scritta Neil Gaiman, che al momento è accusato di abusi sessuali da nove donne; ragion per cui la versione musical di “Coraline” è stata cancellata dalla programmazione dei teatri di Leeds, Edimburgo, Birmingham e Manchester. I produttori hanno dichiarato che sarebbe stato impossibile allestire lo spettacolo “nell’attuale contesto di sospetti nei confronti dell’autore”.

In attesa che la giustizia faccia il suo corso, la cancellazione di “Coraline” costituisce intanto un danno non già nei confronti del pubblico, cui il biglietto verrà rimborsato, bensì di attori, musicisti, ballerini, maestranze, insomma di tutta la folla di persone senza dubbio innocenti che si barcamenano attorno alla produzione di uno spettacolo, e che devono fare i conti per sopravvivere restando appese alla speranza di venire scritturate; non credo ci sia bisogno di punirle gratis, pur nella smania di punire Neil Gaiman in modo preventivo. Questo mi sembra evidente: ma sono certo che, all’altro capo del cunicolo, troveremo qualcuno senza bottoni cuciti sugli occhi.

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