Bandiera bianca
Trump chiama Putin: una telefonata perfetta per una sceneggiatura
In che lingua hanno dialogato i due leader? C'erano degli eroici interpreti? Spunti dalla telefonata tra Breznev e Reagan nel 1981, da cui è nata la miniserie "Whiskey on the rocks"
Attorno alla telefonata fra Trump e Putin potrebbe essere costruita – e magari lo sarà – una sceneggiatura tipo “Whiskey on the rocks”: si tratta di una miniserie tv svedese, trasmessa da Disney+, su un incidente diplomatico Usa-Urss nel 1981. Un sottomarino sovietico, appunto di classe Whiskey, si incaglia nelle rocce della costa meridionale svedese, portando il mondo a un passo dalla guerra nucleare.
La scena di culto della serie è la telefonata fra Breznev e Reagan a seguito dell’incidente: narcolettico e rincoglionito l’uno, muscolare e spaccone l’altro, se ne dicono di tutti i colori mentre le interpreti smorzano i termini, escogitano perifrasi, omettono l’irriferibile. Ci ho ripensato leggendo della soddisfazione di Trump per il fatto che Putin avesse insistito più volte sul common sense, quel senso comune che, come diceva Voltaire, non è poi così comune. Mi sono chiesto in che lingua stessero parlando e se, anche in questo caso, non ci fosse da ringraziare l’oscuro lavoro di alcuni eroici interpreti, intenti a sudare freddo per un’ora e mezza di colloquio. Forse, a conti fatti, converrebbe far governare il mondo direttamente a loro.
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