Foto ANSA

Bandiera bianca

Per capire le università di oggi basta una regata nel Tamigi

Antonio Gurrado

A burocrazia, pochezza e ipocrisia si uniscono rinuncia della competitività e incapacità di saper perdere. In pochi minuti, la gara tra Cambridge e Oxford ha fotografato il mondo accademico attuale

Per capire dove sta andando il mondo bisogna guardare alle università e, per capire dove stanno andando le università, bisogna guardare a Cambridge e a Oxford. Per capire Cambridge e Oxford, se si va di fretta, può essere sufficiente assistere alla consueta regata nel Tamigi, che si è svolta ieri e ha visto Cambridge trionfare di gran lunga, tanto con l’equipaggio maschile quanto con quello femminile. Non è tuttavia la supremazia acquatica a decidere del destino degli atenei; è invece tutto quel che ci galleggia attorno, come ad esempio il comportamento di Oxford. Sentite qua: prima gli oxoniani hanno chiesto e ottenuto la squalifica di quattro canottieri cantabrigensi ritenuti non regolarmente affiliati all’università rivale; poi le oxoniane hanno cercato di ostacolare con i remi la partenza delle avversarie, salvo poi cavarsela con una ripetizione della gara anziché con la squalifica disonorevole prevista dal regolamento; infine, una volta sconfitti, i due equipaggi blu hanno dichiarato che non si sentono battuti, che ciò che conta sono le amicizie costruite durante gli allenamenti e i bei ricordi destinati a durare tutta la vita, che sono orgogliosi del proprio impegno e che non sarà una sconfitta a definire Oxford.

Bastano pochi minuti di gara nel Tamigi per vedere un concentrato di ciò che da sempre caratterizza il mondo accademico – pochezza, burocrazia, scorrettezza, ipocrisia – mescolarsi alle nuove tendenze che segneranno le università del futuro: rinuncia alla competitività in quanto tossica, rifiuto delle valutazioni oggettive, incapacità di saper perdere, riduzione degli anni di studio a gita fuori porta e a pratica motivazionale per star bene con sé stessi, per sentirsi sempre vincitori indipendentemente dai risultati.

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