
bandiera bianca
L'ultimo esempio di Papa Francesco
Il Pontefice ci ha lasciato un ammonimento muto che riecheggia la "parabola delle mine" nel Vangelo di Luca: non conta quanto a lungo stringiamo la nostra vita, se la teniamo chiusa in un fazzoletto
Ho riletto la parabola delle mine, monete che un uomo di nobile stirpe consegna a dieci servi comandando loro di investirle. Si trova nel Vangelo di Luca (19, 12-27): ciascun servo investe la mina con alterna fortuna, ricavando chi tanto chi poco, ma l’unico col quale il padrone si arrabbia è quello che se la tiene riposta in un fazzoletto per timore di perderla. Non sappiamo nulla di quanto onestamente gli altri servi abbiano ottenuto il ritorno del proprio investimento, ma sappiamo che il padrone chiama malvagio soltanto il servo che, per paura, non ha combinato nulla. Papa Francesco aveva una mina, l’ultima, che gli era stata consegnata all’uscita dall’ospedale. Poteva conservarla gelosamente e riguardarsi, facendo la vita del ricoverato di lusso per vivere quanto ancora? Un’altra settimana, un altro mese? Invece, nei giorni di Pasqua, l’ha investita sforzandosi di onorare con la sua presenza viva un padrone che, stamane, è passato a riscuotere. Se n’è andato con lui mentre noi non ci pensavamo, e magari dormivamo ancora, lasciandoci però quest’ammonimento muto: non conta quanto a lungo stringiamo la nostra vita, se la teniamo chiusa in un fazzoletto.