#mavaffa
La grande bellezza dell’incapacità di resistere alla tentazione di spararla più grossa
Ogni giorno succedono cose tanto strane da meritarsi un sincero VAFFA. C’è solo l’imbarazzo della scelta: l’ONU che manda i caschi blu in Italia per controllare che l’Italia sia ancora un paese democratico (#maVaffa); il guatemalteco Di Battista che accusa Salvini di essere pompato (senti chi parla: #maVaffa) e che attacca la Lega per come ha speso “i soldi dei cittadini” (già, proprio lui che sta in vacanza con gli stessi soldi degli stessi cittadini: #maVaffa2); il ministro Di Maio che riforma con un guizzo il sistema delle autonomie regionali spostando Matera dalla Basilicata in Puglia (#maVaffa); lo stesso ministro che vuole nazionalizzare le autostrade senza rendersi conto che così regalerebbe miliardi a quei Benetton che lui dichiara ogni giorno di voler distruggere (#maVaffa); ancora lui, geniale millennial, che vuole chiudere i piccoli negozi la domenica, favorendo così i giganti stranieri dell’e-commerce (#maVaffa_online); la magistratura, infine, che ha ripreso a sparare a vista contro la Politica a prescindere dal codice penale, configurando anche comportamenti criminali ad hoc (#maVaffa_speciale). La grande bellezza, eccola qua, in mezzo a noi. La grande bellezza dell’incapacità di resistere alla tentazione di spararla più grossa, di fare rumore, di generare polemiche. Per qualche “nuovo” politico l’importante non è trovare soluzioni giuste a problemi reali, ma trovare alla sera in bacheca il maggior numero possibile di like. Evviva la Terza Repubblica. Stay tuned.
barbari foglianti