Torna il nord?
Il Pd propone una versione riveduta e corretta della Padania inventata da Bossi. Ma probabilmente è solo propaganda contro la svolta nazionalista della nuova Lega di Salvini
“Il nord per l’Italia”. Questo il titolo di un confronto organizzato a Milano in questi giorni. Bene, ho pensato, è tornata la Lega. E invece no: il dibattito che mette al centro il nord è organizzato dal Pd. “Nord Face, uniti si cresce” è lo slogan. Temi di grande interesse per il mondo delle imprese padane (“Accesso al credito, pmi, industria: creare lavoro con innovazione e cura delle persone”) e per i millennial in cerca di occupazione (“Le sfide del lavoro: coniugare competenze, welfare e diritti nel tempo della precarietà”). Senza dimenticare il tema principe di questi tempi: “Green New Deal: economia circolare, cura del territorio, nuovi posti di lavoro”. Ma il titolo del dibattito che mi ha fatto sobbalzare sulla sedia è un altro: “Il nord tra Italia ed Europa: sfide e opportunità per i nostri territori”. Avete letto bene: il nord tra Italia ed Europa. Per un attimo mi è sembrato di risentire l’immortale Gianfranco Miglio (nato proprio oggi, 101 anni fa) e la sua idea di macroregioni, all’interno dell’Europa dei popoli. Possibile che il Pd proponga oggi una versione riveduta e corretta della Padania inventata da Bossi? Sarebbe sorprendente e per qualcuno davvero fantastico, ma non credo che il Pd zingarettiano farà sul serio. Probabilmente è solo propaganda contro la svolta nazionalista della nuova Lega di Salvini. Peccato, perché il nord (con l’autonomia in primis) rimane sempre in cerca di risposte concrete. Ma dopo il 26 gennaio ci saranno sorprese. Stay tuned.
barbari foglianti