Viva i nostri eroi
Non sono soltanto i medici e gli infermieri, ma anche le forze dell'ordine, i questori. Grazie di cuore!
Viviamo giorni difficili, pieni di timore per il futuro e di dolore per chi non ce la fa. Sono anche giorni di polemiche e incazzature nei confronti di un’Europa che non conosce la parola solidarietà. Ma c’è anche del buono, almeno qui da noi. Anzi, c’è tanto di buono. Parlo dei nostri eroi in camice bianco, medici, infermieri, volontari, che ogni giorno rischiano la vita per dare un aiuto concreto a chi sta male. Ma parlo anche di chi, giorno e notte, sta sulle strade per garantire il rispetto delle regole che servono a sconfiggere il virus. Sono i poliziotti, i carabinieri e tutte le altre forze dell’ordine sempre in prima linea, instancabili, attenti, coraggiosi. Centinaia di migliaia di uomini e donne che svolgono un compito eccezionale per il bene comune. E lo fanno per senso del dovere, non per diventare ricchi e famosi. Pensate, nel mese di marzo hanno controllato oltre 3 milioni di persone e 1 milione e mezzo di esercizi commerciali. A questi eroi in divisa va il mio grazie di cuore! A loro e a chi li guida in questa battaglia contro un nemico invisibile e pericolosissimo, in primo luogo prefetti e questori che dirigono le operazioni sul territorio. E poi su su, lungo la catena di comando, fino al ministero dell’Interno. Conosco bene quel palazzo, so quanta responsabilità pesa sulle spalle di chi ci lavora. Il Viminale sta gestendo l’emergenza sicurezza nel modo giusto, con piglio e compostezza: tra tanti pasticcioni, un punto di riferimento che conforta. Stay tuned.
barbari foglianti