Strade deserte
Da ragazzo entrai in una band di amici rockettari, riunitasi in questi giorni (virtualmente, certo) per registrare e mettere online una delle sue canzoni, che ha una straordinaria attualità
Oggi ancora musica, con citazione personale. Da ragazzo entrai in una band di amici rockettari. Facevamo concerti, ci divertivamo molto. Suonavamo cover del Boss, ma anche qualche pezzo nostro, scritto dal leader del gruppo, Elio. Lui suonava la chitarra, così così, ma era un bravo giornalista, appassionato di musica. Il gruppo si è riunito in questi giorni (virtualmente, certo) per registrare e mettere online una delle sue canzoni, che ha una straordinaria attualità. E’ una canzone d’amore, ma sembra scritta per i tempi che stiamo vivendo oggi. Sentite un po’: “Strade deserte, vene aperte nel cuore di una spenta città. Strade di sogno, come grandi disegni per un’altra età. Strade sommerse dalle vite già perse senza felicità”. E ancora: “Notti piangenti sopra i vecchi frammenti di una poesia. Notti nascoste, tutte senza risposte, senza fantasia”. E ancora più forte: “Mesi passati come tanti soldati senza libertà. Tempi lontani per sperare un domani che non voli via. Mesi d’inferno, chiusi dentro un inverno che non finirà”. Tanta tristezza, ma il finale è bello, un futuro di speranza: “Mesi felici, che non hanno radici e che nessuno saprà. E un mese nel cuore che vorrebbe tornare da te. E una strada nel cuore che vorrebbe arrivare da te. E un tempo nel cuore che vorrebbe passare con te”. E allora bando alla tristezza, amici, diamoci dentro con “canti d’amore per scordare il dolore che confini non ha”. La canzone si intitola “Come una bugia”, prossimamente online. Stay tuned.
barbari foglianti