Milano batte Roma
Facciamo una prova: riuscite a distinguere la concretezza ambrosiana dalla chiacchiera romana?
Domenica Milano (quella rossonera) ha battuto Roma due a zero. E noi milanisti siamo riusciti a dimenticare il lockdown per un attimo. Senza dare di matto come hanno fatto a Napoli, certo, qui al nord siamo fatti così, sobrietà anche nel godimento. Ma Milano batte Roma anche in politica. Lo so, mi ripeto, ma l’evidenza della realtà torna ogni volta prepotente a sottolineare le differenze tra chi fa proposte concrete per affrontare la crisi che stiamo attraversando e chi si limita a suggestioni piene di vuoto. E non ho dubbi che chi mi legge la pensa come me. Facciamo una prova? Cito due dichiarazioni recenti, una di un imprenditore milanese e l’altra di un politico romano. Scommetto che riuscite a distinguere la concretezza ambrosiana dalla chiacchiera romana. Prima dichiarazione: “Nel piano di interventi concreti per i settori produttivi a rischio delocalizzazione che abbiamo presentato al governo c’è la transizione energetica, con una ricaduta sugli investimenti pari a 50 miliardi di euro l’anno, quasi 5 milioni di posti di lavoro nei settori della green economy e l’incremento medio dello 0,5 sul pil per i prossimi 10 anni”. Seconda: “Ora è il tempo di un salto nel futuro e di costruire un nuovo modello. Rinascita è anche questo: avere una visione nuova. Queste sfide saranno nei prossimi mesi e anni decisive non solo per produrre benessere, ma anche per ricostruire fiducia nella capacità dello stato di essere utile e vicino ai bisogni delle persone”. Indovinato? Stay tuned.
barbari foglianti