“Hikikomori” è un termine giapponese, che letteralmente significa “stare in disparte”. E’ usato per indicare una sindrome culturale scoperta in Giappone, ma ormai diffusa in tutto il mondo, e viene utilizzato (in gergo) per riferirsi a chi decide di ritirarsi dalla vita sociale per periodi di tempo più o meno lunghi, da pochi mesi a diversi anni. Gli hikikomori si rinchiudono in casa ed evitano ogni contatto diretto con il mondo esterno, talvolta persino con i congiunti e gli amici. Ecco, in quest’anno bisesto stiamo diventando un po’ tutti hikikomori. Anche senza volerlo. Niente cinema e teatro (che neanche le bombe fermarono, ci ricorda Marco Bellocchio), niente sciate sulle nostre belle Dolomiti, niente cenette a lume di candela o pizzate con gli amici. Il professor Massimo Galli, virologo ultras, ha ordinato: ognuno si faccia il proprio lockdown! In altre parole: diventate tutti hikikomori, appunto.
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