Apple iPhone X: com'è e come va lo smartphone più atteso dell'anno
Da oggi in tutto il mondo è disponibile il nuovo iPhone X, l'abbiamo (non) provato e vi diciamo se è veramente innovativo come Apple ha promesso e se vale la pena comprarlo
Da quando Tim Cook a settembre ha presentato iPhone X fino ad oggi, si sono sprecate illazioni, speculazioni e trolling sul decimo smartphone della mela: il prezzo esagerato, l'antiestetica banda nera sul display, la perdita del tasto home, la (presunta) farraginosità della scansione del volto (il Face ID), i problemi nell'assemblaggio e la carenza delle scorte, e potremmo continuare.
Le domande sono quindi tante e nelle ultime ventiquattro ore sono arrivate le prime risposte. Nelle redazioni delle testate giornalistiche specializzate di tutto il mondo sono arrivati i primi modelli di iPhone X e le prime prove sul campo sembrano dimostrare che anche questa volta Apple abbia fatto centro e che, probabilmente, venderà di nuovo milionate di pezzi del suo prodotto di punta. Infatti, non solo le novità (Face ID, schermo OLED, nuove gesture, etc.) funzionano bene come promesso durante la presentazione, ma anche che bastano pochi minuti per abituarsi e per renderle subito familiari a chiunque, facendo dimenticare in fretta il tasto fisico dei 'vecchi' iPhone e tutto il resto a cui Apple ci aveva abituato in questi anni. Due volte centro, quindi: l'azienda di Cupertino dimostra ancora una volta che implementa una nuova tecnologia solo quando è sicura che possa farla funzionare nel modo migliore e, soprattutto, quando riesce a renderla facile da usare per chiunque, anche per chi apre per la prima volta una scatola con dentro un suo prodotto.
Vediamo nel dettaglio cosa siamo riusciti a capire dai primi unboxing visti in rete e dalle prime impressioni che ci hanno riferito i colleghi che stanno usando iPhone X da un paio di giorni.
Dimensioni e form factor
Iphone X è un po’ più grande di iPhone 8 e un po’ più piccolo delle versioni plus, il peso è importante (174 grammi), anche perché passiamo dall’alluminio dei precedenti iPhone all'acciaio; assente ovviamente il jack audio, come tutti gli ultimi smartphone Apple (e non solo). Lo schermo è però il più ampio di sempre: 5,8 pollici in tecnologia P-OLED (plastic OLED) e occupa tutta la superficie anteriore.
Sparisce qualsiasi tasto fisico sul frontale. Tutte le operazioni che abitualmente venivano effettuate con il tasto home, ora sono sostituite da delle gesture specifiche: swipe dal basso verso l’alto per tornare alla pagina principale, swipe a mezza pagina per richiamare il multitasking. A descriverlo sembra complicato, ma in realtà è tutto molto semplice e immediato e sarà più facile farlo che spiegarlo.
Le dimensioni tutto sommato compatte e le specifiche gesture che abbiamo descritto consentono di usarlo con una mano in quasi tutte le principali funzioni; restano in alto (visualizzabili con uno swipe verso il basso) le notifiche e viene spostato in alto il centro di controllo (che prima era in basso, visualizzabile con un swipe verso l'alto).
Face ID
La vera novità è tutta nella (criticatissima) banda nera nella parte superiore del display. Qui sono posizionati tutti i sensori per la scansione digitale del volto. Si tratta del Face ID, che non tradisce e funziona benissimo, lo sblocco è talmente fulmineo che non è praticamente percepibile da chi lo usa: basta prendere l’iPhone in mano e dare anche solo uno sguardo veloce al display e il dispositivo è già sbloccato all’istante ed è preciso dieci volte su dieci, anche se guardato leggermente di lato o con gli occhiali, il cappello e, cosa molto importante, anche al buio. Insomma, pare che anche questa volta Apple ci abbia preso, lo sblocco col volto di Android (introdotto nel 2012) sembra un giocattolino al confronto (e di fatti non è mai stato realmente utilizzato, proprio perché instabile e poco sicuro). Apple poi garantisce che la possibilità di violazione del Face ID è una su un milione, contro una su cinquantamila del ‘vecchio’ Touch ID. Inoltre, Apple Pay è già aggiornato per funzionare anche con il volto e tutte le applicazioni potranno implementare questo metodo di riconoscimento per i rispettivi accessi. Sembra quindi che il tutto sia stato fatto a dovere e probabilmente in pochi mesi il Touch ID ci sembrerà un ricordo.
Lo schermo è inoltre sensibile al tocco anche quando in stand-by, basterà sfiorarlo per risvegliarlo (senza sbloccarlo) e poter quindi verificare la presenza di notifiche o anche solo visualizzare data e ora.
Lato sicurezza, Apple ha garantito che il 100% dei dati biometrici elaborati dal dispositivo saranno salvati esclusivamente in locale (all’interno del nuovo chip A11 bionic) e nulla passerà dai server e dal cloud.
La tecnologia 3D del Face ID ha poi anche scopi ludici e alternativi. Il primo sono le Animoji, ossia delle faccine che possono essere animate con le nostre espressioni captate dai sensori del Face ID e potranno essere inviate via messaggio (ed è probabile che diventeranno presto virali). Inoltre, c’è la realtà aumentata che consentirà a giochi e applicazioni di implementare modalità tridimensionali di utilizzo (ad esempio, con l'app Ikea basterà inquadrare la stanza che vogliamo arredare e inserire i mobili dal catalogo per vederli inseriti lì dove vorremmo metterli).
E’ chiaro quindi come il Face ID non è appena un vezzo innovativo, ma sarà probabilmente la piattaforma su cui Apple e gli sviluppatori costruiranno una parte importante dei propri servizi.
Fotocamera
Tutte le ultime fotocamera di iPhone sono state ottime, soprattutto da iPhone 6 in poi. Anche l’iPhone 8 aveva confermato questa tendenza e la sua fotocamera è sicuramente tra le tre migliori di tutto il panorama smartphone (insieme al Samsung Galaxy Note8 e al Google Pixel 2 XL). La fotocamera di iPhone X sembra sia un ulteriore piccolo passo avanti: luminosità ulteriormente migliorata, stabilizzazione ottica (OIS) anche sulla seconda cam telescopica e soprattutto funzioni avanzate per ritratti e selfie (anche qui grazie ai sensori del Face ID). Come direbbe Apple (con ragione, questa volta), la miglior cam di sempre su iPhone.
Differenze con iPhone 8
Se le differenze tra iPhone 7 e 8 erano minime e il passaggio dall’uno all’altro non era conveniente, con iPhone X le cose cambiano. Non sono tanto le prestazioni (processore e fotocamera sono gli stessi) ma è l’utilizzo e il touch and feel (design in primis) che cambiano radicalmente: iPhone X è il nuovo concetto di smartphone per Apple, nel design, nei materiali, nelle feature e nelle gesture per l’utilizzo quotidiano. Fa (quasi) le stesse cose iPhone 8, ma le fa in un modo diverso e usando tecnologie nuove (Face ID e schermo OLED).
Prezzo
Il prezzo è alto, altissimo (1.189 euro per la versione da 64gb e ben 1.359 euro per quella da 256 gb). Questo perchè tutti i componenti di questo nuovo iPhone sono molto più cari di quelli delle precedenti generazioni (soprattutto i display OLED, che sono prodotti da Samsung e da cui infatti Samsung guadagnerà probabilmente di più di quanto incasserà direttamente dai propri smartphone) e Apple non vuole rinunciare a un centesimo del suo circa 30% di margine sui propri dispositivi (percentuale molto più elevata dei competitor). Quindi sì, è carissimo, ma l’esperienza d’uso dovrebbe ripagare in pieno la spesa.
Esiste un unico, gigantesco e imperdonabile motivo per cui si potrebbe decidere di non comprare iPhone X: sparisce (dopo anni) la percentuale della batteria fissa nella barra di stato (motivi di spazio) e per visualizzarla fare uno swipe ed entrare nel centro di controllo. Quindi, attenzione, perché se lo shock del prezzo si supera pochi minuti dopo la prima accensione, per quello della percentuale della batteria ci potrebbero volere anni di sedute psicoterapiche e di swipe compulsivi.
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