Riconoscimento vocale e AI saranno il futuro della tecnologia: parola di Nuance, leader mondiale del settore
Abbiamo chiesto a Silvio Nasi (Nuance) di parlarci del presente e del futuro dell'intelligenza artificiale, il settore che probabilmente determinerà tutte le innovazioni tecnologiche dei prossimi anni
Hei Mercedes! alzi la mano chi negli ultimi mesi non ha sentito in radio o visto in tv i nuovi spot della casa automobilistica tedesca. Ebbene, dietro la nuova tecnologia di AI (Artificial Intelligence) Mercedes (e quella di molte altre case automobilistiche) c’è un’azienda americana, Nuance. Poco conosciuta al grande pubblico, in realtà Nuance è uno dei leader mondiali nel settore dell’intelligenza artificiale, delle reti neurali, del machine learning e in generale delle automatizzazioni tramite software. Nuance ha però anche un cuore italiano, soprattutto di know-how in alcuni settori, perché, alcuni anni fa, ha acquisito da Telecom Italia la società Loquendo che si occupava di riconoscimento vocale e da lì è nata la grande espansione nel mondo dell’AI.
A margine degli eventi di presentazione in Italia delle novità per il 2019, abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere con Silvio Nasi, Sales Director Automotive EMEA di Nuance e ci siamo fatti un po’ raccontare qual è il presente e quale sarà il futuro dell’intelligenza artificiale, soprattutto se e come cambierà la vita dei consumatori digitali.
Nuance cos’è?
Nuance Communications è una multinazionale americana – con sede principale a Burlington, in Massachusetts – con 60 sedi nel mondo e una presenza significativa a livello internazionale in Australia, Cina, Regno Unito, Germania, Canada, Giappone, Brasile e Belgio. Pioniera e leader in innovazioni di intelligenza artificiale conversazionale, creiamo software in grado di comprendere, analizzare e rispondere al linguaggio umano per aumentare la produttività e potenziare l'intelligenza umana nella vita di tutti i giorni.
Quali sono i settori in cui operate?
Collaboriamo con migliaia di aziende e organizzazioni – in diversi settori che includono assistenza sanitaria, telecomunicazioni, automotive, servizi finanziari e customer service – per migliorare, umanizzare e rendere più intuitiva l’interazione tra utenti e assistenti virtuali. Ogni giorno milioni di persone e migliaia di aziende sfruttano le tecnologie Nuance integrate in sistemi intelligenti in versione white label (cioè dove non compare il marchio Nuance ma quello del cliente, ad esempio Mercedes, NdR) che sono in grado di ascoltare, comprendere, apprendere e semplificare la vita e il lavoro.
E cosa fa oggi Nuance e soprattutto cosa vuole fare nel futuro, nei prossimi dieci o venti anni?
L'IA conversazionale leader nel settore di Nuance è in continua evoluzione e stiamo lavorando sempre di più nel campo delle reti neurali, apprendimento automatico, arbitrator cognitivo e biometria, perché questo sarà il futuro. I trend attesi per i prossimi anni vedono l’intelligenza artificiale centrale nello sviluppo dell’ecosistema aziendale e nella definizione dei servizi del futuro e di una quotidianità sempre più smart. Il nostro obiettivo è rendere l’AI fruibile per tutti i clienti delle aziende con cui collaboriamo, per aiutare le aziende a rimanere competitive sul mercato indirizzando e soprattutto anticipando ciò che serve ai consumatori dei prossimi dieci anni.
Possiamo dire che il 2019 sarà finalmente l’anno in cui l’AI diventerà fruibile per tutto il mondo consumer e non solo più un sistema ‘beta’ per esperti e appassionati?
Noi continueremo a investire sempre di più in ricerca per sviluppare soluzioni che permettano di applicare l’apprendimento automatico a in ogni settore produttivo, l’innovazione dell’azienda in ambito IA e il riconoscimento vocale per migliorare l'intelligenza conversazionale di assistenti virtuali (AV) e chatbot, offrendo all’utente finale esperienze d’uso sempre più personalizzate e umanizzate.
Quanto è importante il settore automotive per Nuance?
In ambito automotive sono trascorsi ben 20 anni dall'integrazione della tecnologia vocale di Nuance nelle auto e da allora l’azienda è stata in prima linea nel raggiungere molte pietre miliari della tecnologia in-car. Attualmente sono oltre 200 milioni le auto in cui è installato un sistema Nuance. Se all'inizio questa è nata come operatore telefonico che permetteva ai conducenti di effettuare e ricevere chiamate senza l'uso delle mani, quella semplice tecnologia si è evoluta fino a trasformarsi oggi in un vero e proprio assistente automobilistico intuitivo e intelligente pensato per la guida autonoma e smart del futuro, in grado di comprende a fondo conducenti e passeggeri attraverso la comprensione del linguaggio naturale. Grazie all’IA, gli assistenti automobilistici di nuova generazione sono in grado di avere un sistema di conversazione personalizzato e fortemente integrato nel veicolo che fornisce accesso a tutti i servizi connessi attraverso comandi vocali (previsioni meteo, punti di interesse, distributori di benzina, ecc.), ai servizi embedded (navigatore) o a funzionalità in-car come l’aria condizionata. Sempre più persone si aspettano che gli assistenti automotive – apprendendo progressivamente gli interessi, i gusti e le abitudini del conducente – siano capaci di anticiparne i desideri e di offrire interazioni ed esperienze in-car più umanizzate e meno stereotipate. In questo contesto, Nuance offre alle case automobilistiche partner – tra cui anche Mercedes, BMW, Audi e Fiat – il proprio personal automotive assistant Dragon Drive. Questo, integrando intelligenza artificiale (IA) e comprensione del linguaggio naturale (NLU), comprende e apprende nel tempo le esigenze e le preferenze di conducenti e passeggeri, offrendo un'esperienza connessa sempre più personalizzata. Inoltre, Dragon Drive è in grado di fornire le informazioni richieste e consentire l’accesso a contenuti di intrattenimento, navigazione, punti di interesse, notizie in tempo reale, funzioni per l'ufficio, oltre a tutte la funzionalità in-car quali aria condizionata o comandi di regolazione dei sedili. In futuro, chi guida l’auto potrà utilizzare tutti gli assistenti che desidera in maniera del tutto trasparente attraverso la medesima piattaforma: l’automotive assistant sarà utilizzato per gestire l’auto mentre Google Assistant o Alexa saranno ipoteticamente utilizzati per gestire le playlist musicali. Il prossimo futuro in ambito automotive di Nuance punta a integrare soluzioni di gaze detection in grado di riconoscere lo sguardo del conducente e fornire informazioni sui punti di interesse osservati e permetterà presto di riconoscere e interpretare le emozioni umane grazie alla partnership con Affectiva.
I player (hardware e software) dell'AI, dell'automazione e dello IoT come pensano di affrontare le grande questione relativa al rapporto tra compatibilità e obsolescenza dei vari sistemi (hardware e software)?
Il ricambio hardware e software avverrà in maniera naturale all’interno delle auto. Il vantaggio di un sistema complesso è che l’aggiornamento avviene tramite cloud, riducendo quindi la necessità di cambiare firmware.
Ringraziamo Silvio Nasi e Nuance per il piacevole incontro, sicuramente in futuro parleremo ancora di voi, perché l’AI sarà uno dei temi fondamentali del mondo tech dei prossimi mesi e anni.
Grazie a voi di Bibliotech del Foglio per la disponibilità.
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