Abbiamo provato Xiaomi Redmi Note 7: è lo smartphone ‘best buy' per eccellenza
Xiaomi segue la linea tracciata da Huawei con Honor e separa il marchio Redmi, rendendolo un brand autonomo per i dispositivi di fascia più economica (ma senza rinunce) e con Redmi Note 7 colpisce nel segno al primo colpo
Andiamo con ordine, partiamo dalla fine: il prezzo, 179 euro per la versione 3gb di RAM con 32gb e 199 per quella 4gb con 64gb. Prezzi sostanzialmente da smartphone entry level, ma qui non abbiamo un dispositivo entry level, tutt’altro: qui abbiamo un ottimo medio gamma, con qualche importante vezzo da gamma alta (come desing, materiali e fotocamera). Ma vediamo nel dettaglio le caratteristiche e le prestazioni di questo Redmi Note 7, che, in anteprima europea, abbiamo avuto la fortuna di provare veramente tanto in questi giorni.
Contenuto della confezione
All’interno della confezione troviamo l’alimentatore da 10W, con supporto fino a 18W, che carica completamente lo smartphone in circa due ore, il cavo è USB di tipo C. C’è il jack audio ma non ci sono gli auricolari in dotazione. Piacevole sorpresa la cover in silicone, trasparente nero, morbida e supersottile, calza a pennello sul dispositivo. Voto: 6,5.
Design e materiali
Vetro davanti (Gorilla Glass 5) e dietro, cornici laterali in plastica ma di qualità, senza saperlo sembrerebbe tranquillamente metallo. L’impressione complessiva è di solidità e robustezza e tutte le componenti esterne sono ben rifinite. Posteriormente è presente la doppia fotocamera abbastanza sporgente (anche mettendo la cover in dotazione, resta una leggera sporgenza). Voto: 8.
Hardware e prestazioni
Il processore è lo Snapdragon 660 con GPU Adreno 512 a 2,2GHz, accompagnati da 3 o 4 gigabyte di RAM. App, giochi, social, multitasking: tutto gira molto bene, con un buon livello di fluidità. La reattività e la velocità di apertura delle varie applicazioni è al pari, se non superiore, a quella degli altri dispositivi con caratteristiche analoghe, ma quello che stupisce è il bilanciamento complessivo di tutta la UI: nell’uso comune sembra quasi di usare uno smartphone top di gamma. Dual SIM in 4G (rinunciando allo slot di espansione per la micro-sd fino a 256gb), è presente la banda 20, bluetooth 5.0 e la porta infrarossi (ormai sempre più rara), come detto, è presente il jack audio da 3,5mm. Voto: 8.
Comparto fotografico
Il sensore è il Samsung ISOCELL Slim GM1, PDAF f/1.8 da ben 48 megapixel, con tecnologia Super Pixel, che unisce quattro pixel in uno, catturando maggiore luce. Come sempre abbiamo detto, avere tanti pixel non significa automaticamente foto migliori, ma sicuramente aiuta ad avere foto soprattutto ben dettagliate e definite. E questo Redmi Note 7 fa veramente delle ottime foto: il bilanciamento del bianco è buono (in qualche caso leggermente sovraesposto), i dettagli sono notevoli e la resa cromatica buona e, grazie appunto ai 48mpx, si possono fare crop anche elevati, mantenendo buoni livelli di dettaglio. Molto buone anche le foto con poca luce, per le quali è presente anche una specifica modalità notte. Insomma, Xiaomi ha ingegnerizzato, lato hardware e software, molto bene questo sensore e, pur in assenza della stabilizzazione ottica, si riescono ad ottenere scatti superiori alla media di gran parte dei concorrenti nella stessa fascia di prezzo. Buoni i video. L’applicazione fotocamera stock offre diverse opzioni di scatto: modalità standard (con la possibilità di impostare lo HDR in automatico), notte, pro (con possibilità di regolare manualmente i parametri), video e anche video brevi (appositamente pesanti per le storie Instagram). Voto: 8.
Display
Lo schermo è da 6,3 pollici con form factor a 19,5:9 Full HD plus, con un piccolo notch a goccia al centro, per ospitare la fotocamera frontale. La luminosità è buona e anche la regolazione automatica risponde bene. I colori non sono brillantissimi e particolarmente profondi, ma si tratta di un display assolutamente godibile e in linea con le aspettative per la fascia di prezzo. Voto: 6,5.
Software
MIUI versione 10, globale e stabile (la versione da noi provata è quella globale ufficiale, realizzata per il mercato europeo). La MIUI, si sa, si odia o si ama. Si tratta di un software ormai abbastanza ben rifinito, ricco di funzioni e specifiche. Tutto gira bene e il design complessivo della MIUI risulta ormai abbastanza armonico e piacevole. Sono molte le applicazioni preinstallate (alcune non disinstallabili o disattivabili), sia di XIaomi che di terze parti, forse si potrebbe fare un po’ più di ordine o almeno lasciare la libertà all’utente di disinstallarle anche tutte. Voto: 7,5.
Autonomia batteria
Ci ha stupito. Gli Xiaomi da sempre accoppiano batterie molto capienti (che si aggirano spesso intorno ai 3.500-4.000 mAh) con software ben ottimizzati (una volta per processori Mediatech, oggi sempre di più per gli Snapdragon). Questo Redmi Note 7 implementa una batteria da 4.000 mAh che, associata all’ottimo Snapdragon 660, riesce tranquillamente a fare un giorno completo di autonomia, con ogni utilizzo, anche il più inteso e stressante, e a farne senza problemi anche due per un uso normale e tre per un uso blando (siamo sempre arrivati a 6-7 ore di schermo, con un uso abbastanza inteso). Insomma l’autonomia non sarà mai un problema ed è sicuramente un punto di forza di questo smartphone. Voto: 9.
Conclusioni e giudizio finale complessivo
Best buy per eccellenza. Al momento, praticamente impossibile trovare uno smartphone migliore a questi prezzi. Lo abbiamo scritto nel titolo e lo ripetiamo. Sì, è probabilmente il miglior smartphone che si possa acquistare oggi sotto i 200 euro. Attenzione però, non bisogna nascondersi solo dietro il prezzo contenuto, perché questo smartphone è un ottimo smartphone a prescindere anche dal prezzo, ci ha positivamente colpito proprio per il buon equilibrio di tutte le componenti e probabilmente sarà in grado di soddisfare un ampio ventaglio di utenti (dal giovane nerd alla madre di famiglia, dal ragazzo alla moda al nonno smart). Design certo non diverso da molti altri ma comunque gradevole, bei materiali, buona fotocamera, autonomia al top, display buono, prestazioni convincenti, leggero e maneggevole, touch and fell complessivamente piacevole; insomma, un dispositivo ben bilanciato sotto tutti gli aspetti e con qualche chicca interessante. Non è un top di gamma e, sia chiaro, non è (e non può essere) perfetto. Ma con questo dispositivo Xiaomi (con il brand Redmi) potrebbe fare centro, rosicchiare nei prossimi mesi quote importanti di mercato e consacrare definitivamente il suo ingresso diretto nel mercato europeo.
Voto finale: 8,5.
La versione da 4/64gb sarà disponibile in Italia dal 15 marzo su mi.com/it e presso i Mi Store autorizzati e i rivenditori Unieuro, Mediaworld, Trony, Expert e Euronics. Mentre la versione 3/32gb sarà disponibile da 21 marzo su mi.com/it, Amazon e presso i Mi Store autorizzati.
(A seguire, alcune foto della nostra prova)
Il Foglio sportivo - in corpore sano