Apple presenta i nuovi iPhone 11: potenza, prestazioni e nuovi servizi
Debuttano Apple Arcade ed Apple TV+ per sfidare Google e Netflix e non mancano un nuovo iPad di settima generazione e il nuovo Apple Watch 5 con always-on display
Anche quest’anno, settembre è il mese di Apple. E anche quest’anno lo Steve Jobs Theater di Cupertino ha visto protagonista Tim Cook (e molti altri manager Apple) per una delle presentazioni più ricche (e lunghe, quasi due ore) di prodotti e servizi della casa della mela. In particolare, i servizi sono stati al centro della prima parte della presentazione. Apple ha infatti capito che la battaglia (con Google, Netflix, Amazon, etc.) si sta spostando sui servizi e sulla fidelizzazione e la casa di Cupertino non vuole trovarsi indietro. Partiamo quindi proprio nuovi servizi che saranno disponibili nei prossimi mesi.
Il primo, tutto nuovo, è Apple Arcade. Già in parte anticipato al keynote di marzo, partirà ufficialmente il prossimo 19 settembre in 150 paesi. Di cosa si tratta? si tratta di un servizio per giocare a moltissimi giochi e farlo anche senza connessione internet, su tutti i giochi disponibili nell’ecosistema Apple. L’abbonamento mensile sarà di 4,99 dollari, con un mese di prova gratuita possibile per tutti e la sottoscrizione sarà utilizzabile da tutta la famiglia.
Partirà anche Apple TV+, il servizio streaming con cui Apple lancia definitivamente la sua sfida a Netflix e Amazon Prime Video (e al futuro Disney+). Il servizio in sé è abbastanza semplice: offrire servizi di intrattenimento (film, serie tv, etc.) originali, prodotti da Apple, o di terze parti. Il punto di forze sarà duplice: il prezzo più basso della concorrenza, 4,99 dollari e soprattutto la possibilità di averlo praticamente sempre gratis, il servizio sarà infatti sempre incluso per un anno con l’acquisto di un prodotto Apple (ma nulla ci garantisce che sarà così per sempre). Tutto, però, si giocherà sull’offerta: bisognerà vedere se sarà ampia e continua e se sarà in grado di tenere testa alla concorrenza di cui sopra.
Un po’ a sorpresa è stato presentato anche un nuovo iPad. Si tratta della settima generazione e si va affiancare agli attuali Pro. Lo schermo aumenta e passa dai 9,7 pollici a 10,2 (così Apple, dopo anni, abbandona definitivamente il formato che ha caratterizzato i suoi tablet fin dal primo iPad). Processore A10 Fusion, supporto a Apple Pencil e predisposizione per tastiera. Ancora presente il tasto fisico centrale con Touch ID, l’ingresso è sempre lighting e le versioni saranno sempre Wi-Fi o anche con LTE. In sostanza, un prodotto con le stesse feature di iPad Pro ma con prestazioni e materiali meno premium. Si parte da 389 Euro per la versione solo Wi-Fi e 529 Euro per quella LTE.
C’è stato poi spazio anche per il nuovo Apple Watch 5, la cui più grande novità è sicuramente l’always-on display, che consente di avere sempre accesa parte del display e sembra che questo non andrà a limitare per nulla l’autonomia (grazie al nuovo display LTPO). Integrata una nuova bussola e un nuovo pulsante per le emergenze. Disponibilità immediata e prezzi a partire da 499 dollari.
Tutta la seconda parte della presentazione è poi dedicata al piatto forte, e sempre più atteso, della giornata: i nuovi iPhone (confermate tutte le principali caratteristiche dei precedenti modelli, come ad esempio l’impermeabilità). Come da indiscrezioni, anche quest’anno i dispositivi saranno tre e – anche qui, come pienamente annunciato dai vari rumor – l’attenzione è posta tutta sul comparto fotografico. Tim Cook lo ha detto espressamente: in sintesi, nessun altro dispositivo mobile è in grado di realizzare contenuti audio e video come gli iPhone di quest’anno e i nuovi processori sono davvero i più performanti sul mercato.
Il modello di ingresso sarà iPhone 11 con display da 6,1 pollici (che si pone come il successore di iPhone XR, l’iPhone più venduto nell’ultimo anno), nel cui retro sarà presente l’annunciato modulo quadrato ma, a differenza dei render trapelati, non sarà nero, bensì in vetro e in tinta con la scocca (e l’effetto sembra molto bello). Sono presenti due fotocamere: quella principale da 12 megapixel, 26mm f/1.8, 6 elementi, con stabilizzazione ottica dell’immagine e una seconda grandangolare (ultra-wide 120°) da 12 megapixel, 12 mm f/2.4, 5 elementi. Il processore è l’A13 Bionic, display, e è stata annunciata una batteria che durerà 1 ora in più rispetto a iPhone XR. Prezzo a partire da 839 Euro, ordinabile da questo venerdì 13 settembre e nei negozi dal 20 settembre.
Insieme ad iPhone 11 arrivano anche iPhone 11 Pro (display 5,8 pollici) e iPhone 11 Pro Max (display 6,5 pollici) che hanno il medesimo processore ma ben tre fotocamere posteriori (sempre integrate nel modulo in vetro in tinta con la scocca): principale da 12 MP, focale 26 mm, apertura f/1,8, obiettivo a sei elementi e stabilizzazione ottica; seconda con teleobiettivo da 12 MP, focale 52 mm, apertura f/2,0, obiettivo a sei elementi con stabilizzazione ottica; terza con grandangolo da 120°, 12 MP, focale 13 mm, apertura f/2,4, obiettivo a 5 elementi. Le funzioni che saranno più interessanti da testare sono il sistema “deep fusion”, che catturerà 9 immagini automaticamente (4 prima di premere il pulsante, 4 alla pressione del pulsante e poi una a lunga esposizione e il tutto verrà elaborato uno scatto unico, con il massimo livello di dettaglio e il minimo rumore di fondo) e la possibilità di scattare in contemporanea con le tre fotocamere. Gli iPhone Pro (che prendono il posto di iPhone XS e XS Max) garantiranno 4 e 5 ore in più dei precedenti modelli (un dato notevole e che andrà testato). Prezzi a partire da 1.189 Euro e 1.289 Euro per il Pro Max.
Non si è parlato di 5G (e, su questo, Apple resta un po’ indietro) ma la presentazione è stata molto ricca e, più degli altri anni, si è parlato di prestazioni pure (hardware e software) e non di emoticons. E, complessivamente, i prezzi si sono rilevati non particolarmente elevati, anzi quasi in controtendenza. Anche la line-up che verrà mantenuta è stata una sorpresa: restano infatti in produzione e in vendita iPhone XR e gli iPhone 8 e iPhone 8 plus (mentre spariscono tutti gli XS). In sostanza Apple tiene i vecchi modelli come fascia media e, questo, unito ai prezzi non in aumento, non può che essere un buon segnale.
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