La Cei entra in campo: "Noi profondamente alleati dei genitori di Charlie Gard"
"La vita va difesa, va favorita, va aiutata fino in fondo", ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti. "Nessuno ha il diritto di intervenire finché ci sono delle condizioni di vita"
Roma. “La vita va difesa, va favorita, va aiutata fino in fondo, quindi siamo profondamente alleati dei genitori di Charlie Gard”. A dirlo, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000 (il canale televisivo della Cei), è stato il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Conferenza episcopale italiana. “Io dico, ma come non ascoltare il grido di due genitori che invocano in fondo ogni mezzo per salvare la vita del loro figlio?”, s'è domandato il porporato, aggiungendo che “grazie a Dio c'è stato un ascolto di questo grido, non solo da parte della chiesa, ma anche di tanta parte dell'opinione pubblica. Nessuno – ha chiosato il cardinale Bassetti – ha il diritto di intervenire finché ci sono delle condizioni di vita, quindi finché c'è una possibilità di vita umana”.
E' una presa di posizione forte, quella del numero uno dei vescovi italiani, che segue quanto aveva già detto il Papa prima con un tweet venerdì 30 giugno ( “Difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia, è un impegno d'amore che Dio affida a ogni uomo”) e poi con un comunicato ufficiale diffuso dalla sala stampa della Santa Sede il 2 luglio in cui si sottolineava che “il Santo Padre segue con affetto e commozione la vicenda del piccolo Charlie Gard ed esprime la propria vicinanza ai suoi genitori. Per essi prega, auspicando che non si trascuri il loro desiderio di accompagnare e curare sino alla fine il proprio bimbo”.