Roma. “Molte famiglie perderanno i loro cari prima del tempo”, aveva detto venerdì scorso il premier britannico Boris Johnson generando non poco scandalo, mentre annunciava la risposta – morbida – del Regno Unito alla pandemia (di ieri la retromarcia, con l’annuncio di alcune misure restrittive: viaggi solo se necessari, lavoro da casa “per chiunque possa”, pub, teatri e club da evitare). Nulla di scandaloso, in verità, in quelle parole.
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