Roma. L’adozione della “procreazione medicalmente assistita per tutti” tramite la sua estensione a donne single e coppie gay è in procinto di passare al Parlamento francese, dove è in discussione la nuova legge sulla bioetica in cantiere da un anno, mentre altre misure potrebbero incontrare sorprese. C’è la diagnosi preimpianto degli embrioni (“la questione etica più difficile di questo disegno di legge”, aveva avvertito anche Agnès Buzyn, ex ministro della Sanità); gli embrioni chimerici, ovvero l’inserimento di cellule umane in embrioni animali a fini di ricerca, e il metodo “Ropa”, la cosiddetta “maternità condivisa”, una donazione di gameti tra due donne, la prima che dona un ovocita per la fecondazione in vitro e la seconda che porta in grembo il bambino.
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