“La Francia includerà nella sua legge il padre facoltativo e consentirà la nascita di bambini senza padre. Ma chi siete voi per permettere una simile mutilazione? Questo significa che un padre è inutile?”. Un anno dopo risuonano ancora con più forza le parole scandite da Agnès Thill all’Assemblea nazionale francese durante l’esame del disegno di legge di bioetica. Parole che le costarono l’espulsione dal partito. “Tu n’es pas des nôtres”. Non sei uno di noi. E’ il titolo ora del libro di Agnès Thill. Sessantottina cresciuta a Seine-Saint-Denis, ex socialista e sostenitrice di François Hollande, Agnès Thill era uno di quei profili della società civile così cari a Emmanuel Macron durante la sua elezione e con cui Thill avrebbe rotto in dissenso sulla bioetica. Ora ripropone le domande che le sono costate la cacciata dalla République En Marche (unica a subire una simile sorte) per avere contestato l’estensione della procreazione assistita alle coppie single e lesbiche. “Agnès Thill ha vissuto la curiosa esperienza di questa incapacità del proprio gruppo di tollerare l’espressione di opinioni non conformi al dogma ufficiale di una formazione alla quale ha comunque aderito con entusiasmo durante la campagna presidenziale”, scrive sul Figaro Anne-Sophie Chazaud. Che poi si domanda: “È possibile, all’interno di formazioni autoproclamatesi ‘progressiste’, non adottare un punto di vista manicheo?”. Il collega di partito di Thill, Raphaël Gérard, le disse: “Sappiamo cosa stai cercando di fare con le tue domande. Stai cercando di seminare dubbi”.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE