Quest’anno il Nobel per la Chimica è stato assegnato alla francese Emmanuel Charpentier e all’americana Jennifer Doudna per aver scoperto, si legge nel comunicato dell’Accademia reale delle scienze, “uno degli strumenti più affilati della tecnologia genetica: le forbici genetiche Crispr/Cas9”. Quando questa tecnica venne alla luce, cinque anni fa, sui magazine scientifici molti ricercatori misero in guardia dal rischio che “l’eugenetica si annidi all’ombra del Crispr” (Science). “Sosteniamo che l’uso del sistema Crispr-Cas9 per modificare la linea germinale umana dovrebbe essere legalmente vietato a causa della potenzialità di generare un futuro eugenetico ingiusto”, scrivevano tre scienziati della Columbia University, Carolyn Brokowski, Marya Pollack e Robert Pollack sul magazine Ethics in Biology, Engineering & Medicine.
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