Giurati "scaduti" allo Strega e Bersani non invitato alla Festa dell'Unità

Marianna Rizzini
Lettura più o meno a casaccio dei giornali, e appunti arbitrari d’inizio giornata.

Lettura più o meno a casaccio dei giornali, e appunti arbitrari d’inizio giornata.

 

Corriere, pagine culturali. Premio Strega. Vittorio Emiliani si dimette da giurato. “Troppo anziano? Mi rottamo”. Motivo: non accetta “sopraffazioni” dallo sponsor che “non può pretendere di stabilire se i giurati siano vecchi e giovani”. (Che Emiliani abbia appena letto l’ultimo libro di Lidia Ravera, “Gli Scaduti”, distopia anti-giovanilista?).


Repubblica, cronaca romana: “La rivolta dei Grand Hotel: i turisti fuggono”. Vallo a dire a Ignazio Marino, che stasera ha pure i Fori illuminati da Vittorio Storaro.


Repubblica, pagine politiche: “Il premier sostituisce i ribelli pd in commissione – e Bersani non viene invitato alla Festa dell’Unità”. (No, dai, invitatelo).

 

Repubblica, cronaca: “Stop alle e-mail, parlatevi e vedetevi, le grandi aziende cambiano rotta”. (Noi che da un tavolo all’altro ci parliamo via Skype, saremo per caso già fuorilegge?)

 

Il Fatto: “I rimedi all’assalto dei call center, manuale di autodifesa” (forse basta riattaccare, e però è pure la fine della mistica automotivazionale del telefonista precario, vedi Sabrina Ferilli nel film di Paolo Virzì “Tutta la vita davanti”).

 

Il Fatto, cultura: “Umberto Eco: stiamo preparando generazioni di memoria corta”. Cercasi antidoto.

 

Il Giornale, risposta alla lettera di un lettore a Mario Cervi: “Ecco perché nella politica italiana si parla di Giovani Turchi”. (Ma non si erano auto-rottamati, come il Vittorio Emiliani della notizia numero uno?)

 

 

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.