La questione rifiuti è fuori misura
Nelle parole del governo e della stampa sulla “Terra dei fuochi”, scene degne di un film del miglior Fellini
La questione della “Terra dei fuochi”, e dello smaltimento dei rifiuti, ha ovviamente moltissimi aspetti controversi dal punto di vista medico, tecnico e sociale. Il contesto nel quale si confrontano le ipotesi di soluzione è però importante, forse decisivo.
Un indizio del problema si trovava ieri in un’agenzia Ansa delle 17.24 dove il titolo del take correggeva una parola pronunciata dal presidente del Consiglio. Il titolo faceva dire a Giuseppe Conte come il governo fosse molto sensibile alla tutela della salute. Nel testo Conte diceva che il suo governo è “iper sensibile al tema dei roghi tossici e della tutela della salute”. Un prefisso veniva modificato, da un redattore attento, in un avverbio. Un’inezia che non correggeva un errore, piuttosto mutava il senso della frase. Il vocabolario Zingarelli dà all’avverbio “molto” il significato di “in grandissima misura”. Superlativo eppure misurato. Il prefisso “iper” viene invece tradotto come “superiore al normale, eccessivo”. Fuori misura. Nel cambio di significato fra titolo e testo c’è il cuore del problema. Nell’aridità apparente del vocabolario la sua spiegazione.
L’esempio plastico sta in un altro lancio di agenzia dove si descrive l’incontro del presidente, contornato da una pletora di ministri, col parroco di Caivano. All’incontro, racconta l’agenzia Italia, era presente “anche Aurora, la bimba simbolo della “Terra dei fuochi” che la settimana scorsa ha fatto la prima comunione, presente il suo cantante preferito Gigi D’Alessio e officiante don Patriciello, “il parroco di frontiera” come è definito nel testo dell’agenzia che ci fa intravedere scene degne di un film del miglior Fellini.