Le nuvole fatte in casa raffredderanno il pianeta

Piero Vietti

Nell'eterna lotta tra l'uomo e il global warming, una nuova arma potrebbe sovvertire le sorti di uno scontro che vede Al Gore alfiere incontrastato delle nostre truppe: uno scienziato di Edimburgo, Stephen Salter, ha progettato una flotta di 1500 barche a vela senza equipaggio capaci di creare scie di acqua nebulizzata che riflettono il calore del sole. Ne parla il Times, spiegando che i vascelli, azionati da una tecnologia a motore rotante, pattuglierebbero aree specifiche dell'Oceano spruzzando acqua marina sulle nuvole, in modo che queste riflettano maggiormente la luce del sole.

    Nell'eterna lotta tra l'uomo e il global warming, una nuova arma potrebbe sovvertire le sorti di uno scontro che vede Al Gore alfiere incontrastato delle nostre truppe: uno scienziato di Edimburgo, Stephen Salter, ha progettato una flotta di 1500 barche a vela senza equipaggio capaci di creare scie di acqua nebulizzata che riflettono il calore del sole. Ne parla il Times, spiegando che i vascelli, azionati da una tecnologia a motore rotante, pattuglierebbero aree specifiche dell'Oceano spruzzando acqua marina sulle nuvole, in modo che queste riflettano maggiormente la luce del sole. Un esperimento del genere fu iniziato nel 1926 ma poi accantonato per la crisi economica che colpì l'America. Navi fantasma che, solcando gli oceani come in un racconto sui pirati, risolvono il problema dello scioglimento del ghiaccio artico e dell'innalzamento dei mari. Salter spiega che gli effetti delle nuvole su misura potranno essere regolati a seconda della bisogna: se si volesse tornare a una piccola era glaciale basterebbe spruzzare un po' di più. Se facesse troppo freddo, un po' di meno. In attesa di scoprire se sia solo un buon suggerimento per gli sceneggiatori della storie di Archimede Pitagorico su Topolino, Salter chiede venti milioni di sterline per cominciare il progetto. Poi, si stima che ogni nave costerà uno o due milioni di sterline. Da moltiplicare almeno per 1500.

    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.