Se un ciccione manda una mail spam…

Piero Vietti

Dopo lo spam, ora anche le persone in sovrappeso sono una minaccia per l'ambiente.

    Riportiamo l'ultimo studio sulla lotta ai cambiamenti climatici:

    SALUTE: ESSERE MAGRI SALVA IL PIANETA, CHILI DI TROPPO INQUINANO (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Quello dei chili di troppo, e' un trend da invertire al piu' presto anche per contrastare il cambiamento climatico che sta letteralmente avvelenando il nostro pianeta. I numeri stilati dai ricercatori londinesi, al riguardo, mettono i brividi. Edwards e Roberts stimano, infatti, che una popolazione di un miliardo di persone magre emetterebbe ogni anno un miliardo di tonnellate di C02 in meno rispetto allo stesso numero di persone grasse. Hanno inoltre calcolato che una popolazione magra, ad esempio quella vietnamita, consuma il 20 per cento in meno di cibo e produce meno gas serra rispetto a una popolazione in cui il 40 per cento degli individui e' sovrappeso, come negli States. Un motivo in piu', dunque, per tenere d'occhio l'ago della bilancia e mettersi a stecchetto e sbarazzarsi di chili di troppo e rotolini.

    Così dopo lo spam ora anche il sovrappeso è una minaccia per l'ambiente. La cosa può far sorridere, ma non è che un altro tassello di un grande puzzle per cui, arrivato a convincerci che il clima che cambia è un male da combattere, il potere sarà legittimato a farci fare quello che vuole, dalla pianificazione delle nascite alla dieta che dobbiamo seguire. E chi non ci sta è un pericoloso negazionista.

    D'altra parte il presidente della Repubblica Ceca e dell'Unione europea, Vaclav Klaus, l'aveva detto chiaramente poco tempo fa proprio a una conferenza sul clima: “Non sono interessati alla temperatura all'anidride carbonica, a mettere in concorrenza ipotesi scientifiche e a tentare di testarle, nemmeno interessa loro della libertà o del mercato. Sono interessati solo agli affari, al profitto ottenuto con l'aiuto dei politici. E' evidente che gli ambientalisti non vogliono cambiare il clima. Vogliono cambiare il nostro comportamento, vogliono controllarci e manipolarci"

    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.