Il Cav. ineleggibile (come un negazionista)

Piero Vietti

Il Partito socialista europeo ha inserito il Cav. tra i peggiori possibili futuri eletti al Parlamento europeo.

    Leggiamo qua che il Partito socialista europeo ha inserito il Cav. tra i peggiori possibili futuri eletti al Parlamento europeo. Normale tattica pre elettorale (al di là del solito sentirsi "superiore" di certa sinistra che non ha ancora capito che comincerà a vincere il giorno che smetterà di fare così), certo, ma è curioso che i motivi di "ineleggibilità" di questi dodici personaggi (conservatori, liberali e di destra) siano la "negazione dell'olocausto" per alcuni, "l'espressione di opinioni offensive o assurde"  per altri, la "contestazione di come l'Ue affronta la disoccupazione" e, naturalmente, "l'aver messo in discussione i cambiamenti climatici" (è il caso, ad esempio, del ceco Hynek Fajmon). Ora, mettere sullo stesso piano la negazione dell'olocausto, i dubbi sul global warming e l'esprimere opinioni assurde (assurde per chi?) fa quasi ridere, ma ritenere pericoloso se eletto un politico che – come moltissimi scienziati qualificati in tutto il mondo – non ripete la vulgata che dice che il clima cambia per colpa dell'uomo, chissà perché ci fa un po' meno ridere.

    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.