Se sei scettico finisci nel cestino

Leggiamo qua che l'Epa, l'agenzia americana per l'ambiente che poco tempo fa ha mandato una "raccomandazione" alla Casa Bianca sostenendo che la CO2 è un veleno per l'uomo e che quindi il Cap and trade era legge buona e giusta, avrebbe addirittura cestinato un report di un proprio dipendente perché non in linea con la teoria catastrofista sostenuta dall'agenzia.

Proprio pochi giorni prima della pubblicazione della tragica "raccomandazione" un dirigente dell'Epa avrebbe infatti ricevuto e cestinato un documento di 98 pagine firmato da Alan Carlin, fisico che da anni all'Epa studia i cambiamenti climatici, che sosteneva che l'ipotesi su cui lavorava l'Epa non rendeva ragione dei dati in loro possesso. In poche parole, erano tutte bufale. Dopo questo, Carlin è stato subito spostato e messo a lavorare su altri argomenti. Prima di essere spostato, Carlin riceve l'ordine di non parlare di cambiamenti climatici con altri colleghi esclusi i pochi che con lui hanno redatto il report, report che per altro non sarà fatto leggere agli altri che stanno preparando la "raccomandazione" per la Casa Bianca.

Un'opinione indivuale e senza basi scientifiche quella di Carlin, almeno secondo l'Epa. Peccato che Carlin sia un fisico che sull'argomento ha pubblicato non pochi studi. A  questo indirizzo si può scaricare un pdf con copia della e-mail mandata a Carlin dal suo capo che gli dice che il suo studio non verrà preso in considerazione. La sua colpa? Evidentemente quella di sostenere che la riduzione dell'anidride carbonica non servirà certo a cambiare il clima, né tantomeno a far diminuire la temperatura. Anche perché (e questo all'Epa non devono averla proprio mandata giù) "la temperatura non sta aumentando ma diminuendo". Nessun problema, lo scomodo report è stato eliminato e si è potuto così dire al presidente Obama che senza dubbio la CO2 è un veleno pericoloso, che andasse avanti con la politica verde.

Ma non erano gli altri i negazionisti?

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• Piero Vietti

• Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.