Creare allarme con mezza notizia
I dati del Cnr sulle piogge: "poco da segnalare". Ma non era il peggior anno dal 1800?
Per capire come da un dato si possano tirare fuori tutte le considerazioni che più fanno gioco alla propria teoria, ecco un piccolo esempio. Sulle allarmate pagine dei giornali di questa mattina si leggeva dell'allarme del Cnr che spiegava come in Italia la temperatura media sia cresciuta di 1,3 gradi in un secolo (in Italia, attenzione, non è riscaldamento GLOBALE, dato che altrove non sono cresciute). Insieme a questo dato si segnalava anche che "il 2009 è stato anche l'anno più piovoso da due secoli a questa parte". Deduzione: i cambiamenti climatici ci fanno morire di caldo e annegati. Siamo andati a prenderel'agenzia che parla della notizia. Ecco la prima parte, che sembra confermare l'allarme:
Record di piogge in Italia nel periodo novembre 2008-aprile 2009. Secondo l'Isac-Cnr mai negli ultimi due secoli era piovuto così tanto in Italia. Nel periodo considerato, infatti, è stato registrato il primato del 54% in più della media climatologica del periodo 1961-1990.
Già, peccato che il periodo considerato sia inferiore a un anno e a cavallo tra il 2008 e il 2009. L'agenzia va avanti, e questa parte sui giornali non l'avete letta:
Considerando, invece, il solo 2009 (l'anno climatologico si misura da dicembre a novembre) per il Cnr c'è "poco da segnalare". L`anomalia è stata del +11% rispetto alla media convenzionale, che pone l'anno al 58mo posto nella classifica. Il mese di maggio, come spiega Teresa Nanni responsabile del gruppo di Climatologia storica Isac-Cnr, è stato però il più secco degli ultimi 200 anni e anche agosto si è collocato al quarto posto per scarsità di precipitazioni". Molto piovoso, invece, è stato il mese di luglio.
Abbiamo letto bene? Per il Cnr nel 2009 "c'è poco da segnalare", e in classifica quello in corso è al "cinquattottesimo posto". Insomma, precipitazioni nella norma. Spiacenti per i catastrofisti, non è ancora il momento di morire annegati.
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