Chi non crede al climate change è un nazista

Piero Vietti

Delirio da ritirata.

    Sarà che il fronte catastrofista in questo periodo conta le sue perdita, sarà che la mamma degli idioti è sempre incinta, certo è  interessante vedere come il dibattito tra chi avanza critiche sull'origine antropica del riscaldamento globale e chi ne sostiene la sua verità dogmatica tocchi punti di vera e propria demenza. Al di là delle ultime gaffe e rivelazioni sulle "certezze" degli scienziati più o meno catastrofisti, penso che sostenere quello che ha detto un senatore americano, cioè che chi è scettico sui cambiamenti climatici è come chi rimase indifferente alla crescita del partito nazista negli anni Trenta sia un'emerita cazzata. Peccato che non sia il primo a dirlo.

    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.