Jones al suo posto: non imbroglia più di altri
Lo ha deciso una commissione interparlamentare inglese.
Phil Jones, lo scienziato coinvolto nello scandalo delle e-mail "rubate" al centro di ricerca sul clima da lui diretto nelle quali si leggeva di "aggiustamenti" delle temperature per rendere più credibile la teoria del global warming antropico, è stato rimesso al suo posto dopo le dimissioni causate dallo scandalo stesso. Lo ha deciso una commissione di parlamentari inglesi, che – pur non avendo il tempo di leggere tutte le e-mail, per loro stessa ammissione – ha detto che nella vicenda non c'è nulla di scandaloso: l'errore di Jones è stato quello di avere violato il Freedom of Information Act (Foia), regola d'oro della libertà di informazione in Inghilterra, arrecando gravi danni alla scienza inglese. Curiosa la motivazione della commissione Scienza e Tecnologia della Camera dei Comuni, la quale chiedendo di rimettere Jones al suo posto ammette che sì, lo scienziato ha violato il Foia, ma “in linea con la comune pratica della comunità scientifica che studia il clima”. Insomma, Jones ha imbrogliato, ma non più degli altri.
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