ESCLUSIVO: ecco chi salverà il clima

Piero Vietti

Effetti del caldo?

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    Che il caldo giochi brutti scherzi lo dimostra questa storia che ho trovato sul Web. Che è vera.

    Sul sito saluteambientale.com potete trovare l'incredibile storia di Angelo Tatò, ragioniere di Barletta che in realtà è il vero colpevole dell'abbassamento e dell'innalzamento delle temperature in Europa degli ultimi anni. Sì, altro che CO2, macchie solari e "trick" di Michael Mann, catastrofisti, nagazionisti, scettici, compagnie petrolifere contro la green economy e viceversa. Tutte bufale. Ecco la vera storia dei cambiamenti climatici.

    Come si legge nella sua biografia, Angelò Tatò nasce a Barletta nel 1951 e lì vive fino al 1983. Per un problema alle vie respiratorie, "lascia l'impresa della propria famiglia per trasferirsi a Trani, dove acquista un ettaro di terreno coltivato con oliveti secolari per ossigenarsi e bevendo latte per aiutare le vie respiratorie. Tutte le mattine, a partire dal 15 luglio 1983, si recava nel suo terreno proprio per ossigenarsi portando con sé mezzo litro di latte fresco, bevendone una piccola quantità e gettandone il rimanente sempre in un punto della proprietà fino al 15 agosto successivo". Quell'anno c'è siccità, ma "il 15 agosto, in quella zona scoppia un forte temporale e dopo ulteriori tre giorni scoppia un altro temporale".

    Tatò torna al suo terreno e si accorge che dove era solito versare il latte era cresciuta un'erba più profumata del solito. A questo punto Tatò ha l'intuizione della vita: "Prende ad acquistare 2 litri di latte fresco al giorno ed inizia a gettarlo in un altro punto della sua proprietà, in alcuni terreni limitrofi e in un terreno di querce a Castel Del Monte (Murgie Andriesi) di proprietà del padre e nei boschi vicini". Non ci crederete, ma "il settembre 1983 è ricordato in Puglia come il mese più piovoso di sempre", ed è così che "Angelo Tatò verifica con certezza che il latte, da lui versato, aveva ossigenato il suo terreno ed i terreni boschivi della zona risvegliando gli alberi che avevano attirato le piogge".

    A questo punto Tatò capisce che la sua missione è quella di salvare il clima e, dopo avere fatto nevicare una volta nelle sue zone nel 1984, si trasferisce a Roma, "e continuò a gettare latte nei boschi delle province di Roma e Viterbo". Lo stesso Tatò spiega nella sua biografia che "infatti nel gennaio 1986 a Roma si verificò una nevicata eccezionale di ben 30 centimetri, quasi un record assoluto". Tatò non si ferma, e "negli anni successivi acquistò altre proprietà e sperimentò l'efficacia della sua intuizione, allargando la sua influenza su Toscana, Lazio, Abruzzo e Umbria soprattutto nei boschi di montagna che raffreddando l'aria  abbassano le temperature attirando e provocando le piogge".

    Quando nel 2003 l'Europa attraversa un periodo di siccità, Tatò comincia a girare per i boschi del Vecchio Continente innaffiandoli di latte riuscendo a portare le piogge "già nei primi giorni di settembre". "Negli anni successivi e fino al 2006, continuò la sua opera di aiuto in favore dei boschi europei (soprattutto in estate) affinché il clima non diventasse torrido". Dopo anni passati dietro le quinte, Tatò comincia a sensibilizzare l'opinione pubblica con dei volantini nei quali "comunica che avrebbe smesso di utilizzare il sistema da lui ideato e che piogge e nevicate sarebbero diminuite di conseguenza, con aumento delle temperature invernali in particolare in Europa. Nel novembre successivo, ritrasferitosi a Roma, inizia una grossa campagna di sensibilizzazione con altri volantini per portare a conoscenza l'opinione pubblica che lui avrebbe continuato a non dare l'aiuto ai boschi d'Europa e quindi di conseguenza il clima sarebbe diventato siccitoso e caldo anche in pieno inverno". Ecco spiegate le anomalie di temperature nel dicembre 2006 in città come Mosca e New York.

    Ma Tatò non resta insensibile al grido di dolore del pianeta, e anche se non è riuscito "a creare la giusta sensibilizzazione per un movimento di opinione che chiedesse coralmente un suo diretto intervento ad evitare che la siccità compromettesse il rifornimento idrico a livello Europeo, riprende l'attività di 'sblocco' dei boschi". Tatò è umile, dice e non dice, lascia intendere a chi sa e vuole intendere. Ecco perché la sua biografia termina così: "L'inverno 2008/2009 ci  furono nevicate record sulle Alpi Italiane ed Europee e non a caso. Nell'inverno 2009/2010 ci sono stati picchi di piogge e nevicate abbondanti e non a caso".

    Un collaboratore di Cambi di Stagione è riuscito a raggiungere Angelo Tatò a Roma e fargli questa intervista video dove spiega il perché ha deciso di "uscire da dietro le quinte" e che soltanto lui potrà fermare l'ondata di caldo prevista nei prossimi giorni.

    Sul suo sito, ecco i consigli all'Italia che "può e deve prendere i primi provvedimenti per rompere la catena mondiale della morte del pianeta,  in cui ci siamo cacciati".

    Guarda l'intervista video ad Angelo Tatò

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    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.