Lunga vite al global warming

Piero Vietti

Quest'anno c'è da bere parecchio per dimenticare i dispiaceri che ci dà il clima.

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    Quest'anno c'è da bere parecchio per dimenticare i dispiaceri che ci dà il clima. Pare che, nonostante il clima impazzito – le parole non sono mie – quest'anno la vendemmia sarà tra le  migliori e più abbondanti degli ultimi anni. "La vite è più forte del global warming", ci spiegano gli esperti. Devo ammetterlo: sono affascinato da questo circo.

    Per mesi (anni) leggiamo che il riscaldamento globale rovinerà le coltivazioni e non berremo più vino. Poi scopriamo che il vino ci sarà, e in abbondanza. Il ragionamento normale sarebbe: "forse sto global warming allora non è così forte", no? E invece con meravigliose arrampicate sugli specchi ci dicono che "la vite è più forte del clima". Ma c'è ancora una cosa: perché continuiamo a preoccuparci tanto del "clima impazzito" a questo punto? Se riescono ad adattarsi gli acini d'uva, perché non dovremmo farcela noi?

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    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.