Il global warming non esiste più

Piero Vietti

Parte il concorso/sondaggio.

    Come spiegato da diversi siti e blog americani, la Casa Bianca ha fatto partire una nuova offensiva: John P. Holdren, consulente scientifico di Obama, ha spiegato che “global warming” è un termine “pericolosamente improprio”. Il rischio è che di fronte a una nevicata la gente cominci a pensare che "tutto questo riscaldamento alla fine non c'è". Bisogna correre ai ripari, secondo Holdren, bisogna che la gente cominci a parlare di “sconvolgimenti climatici globali”. Io a questo punto mi associo a Anthony Watts e lancio il sondaggio: dopo "global warming", "climate change" e "global climate disruption", quale sarà il prossimo vocabolo catastrofista?

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    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.