Ci siamo persi qualcosa?
Alla fine di questo post c'è una notizia che ci eravamo persi.
Per chi non lo sapesse (dopo le ultime scottature i media parlano sempre meno di queste kermesse), fino a pochi giorni fa era in corso l'ennesimo tavolo di preparazione al prossimo tavolo di preparazione al prossimo incontro di preparazione al convegno sul clima di Cancun. Come sempre, i risultati raggiunti sono stati enormi:
Secondo la segretaria esecutiva dell'Unfccc, Christiana Figueres, i Climate change talks di Tianjin hanno dato nonostante tutto dei risultati positivi, visto che alla fine è uscito fuori un testo che contiene dei progetti di decisione per la Conferenza di Cancun che si terrà dal 29 novembre al 10 dicembre in Messico.
La Figueres non è pessimista, però, e incarna il karma del diplomatico che parla di clima: meglio un nulla di fatto oggi che un accordo domani. Spiega:
"Durante questa settimana i negoziatori internazionali non sono pervenuti ad un accordo per sapere come allocare i 30 miliardi di dollari del 'fondo quick start' per sostenere i Paesi in via di sviluppo, ma lo raggiungeremo a Cancun".
E come no.
Ma la cosa più divertente da annotare, è la ramanzina che gli Stati Uniti hanno fatto alla Cina, come sempre poco attiva nella riduzione delle emissioni: "Vi comportate come se l'accordo di Copenaghen non esistesse", hanno detto ai cinesi. Perché, a Copenaghen è stato raggiunto un accordo? Questa proprio non la sapevo.
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