Che ci facevo all'isola d'Elba?

Piero Vietti

    Oggi il Post apre con una notizia a metà tra l'inquietante e il curioso: due informatici hanno scoperto una funzione del sistema operativo degli iPhone che registra tutti i nostri spostamenti fatti con lo smartphone di Apple al seguito.

    Il file che contiene gli spostamenti viene salvato automaticamente sul computer quando viene sincronizzato con gli iPhone e con gli iPad. La sincronizzazione avviene in maniera predefinita senza codificare i dati e questo significa che qualsiasi altra persona che può accedere al computer ha la possibilità di trovare il file, aprirlo con una applicazione e vedere tutto lo storico dei tuoi spostamenti. Apple non ha ancora spiegato di preciso a che cosa serva il file, ma il fatto che questo possa essere liberamente accessibile apre numerosi interrogativi per quanto riguarda la protezione dei dati personali.

    La storia ha cominciato a circolare in rete da ieri e in molti si stanno chiedendo cosa ne possa fare Apple di questi dati. Al momento sembra che le informazioni raccolte nel file non vengano inviate alla società, ma rimangano solamente sullo smartphone e nella memoria del computer quando avviene la sincronizzazione tra i due dispositivi. I dati sugli spostamenti potrebbero essere utilizzati da Apple in futuro per qualche nuova applicazione o funzionalità degli iPhone e degli iPad con 3G, ipotizzano alcuni, ma viene da chiedersi perché il file sia così semplice da trovare, conoscendo la mania della società per la segretezza sulle proprie novità.

    Chi di voi ha un iPhone può facilmente provare scaricando il programma inventato dai due informatici da questa pagina. Qui sotto, per la serie "e chissene frega", un particolare dei miei spostamenti nell'ultimo anno calcolati (per la verità in modo abbastanza impreciso) con il programma di cui sopra. Inquietante, vero? (N.B. La grandezza dei cerchi non è proporzionale alla frequenza di passaggi in quel luogo)

     

     

     

     

     

     

     

     

     

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    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.