Quando la vita è più cinica della politica

Piero Vietti

E' il caso di una storia cominciata in farsa, proseguita in trionfo e finita in tragedia.

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    La vita sa essere ancora più cinica della politica. Certamente più indecifrabile e misteriosa. E' il caso di una storia cominciata in farsa, proseguita in trionfo e finita in tragedia. E' la storia di Domenico Coppola, candidato sindaco "civetta" a Torino, che sfruttando l'omonimia con il candidato del Pdl, Michele Coppola, si è presentato sostenuto da diverse liste tra cui Forza Toro, Lega padana e Lista del Grillo (con conseguenti attacchi e polemiche). Al primo turno era arrivato a prendere quasi il 4 per cento delle preferenze, i maligni dicono soltanto grazie all'omonimia. Fatto sta che era stato eletto in consiglio comunale. Ieri sera, dopo avere assistito al saggio scolastico di una delle figlie, aveva festeggiato con un brindisi la storica elezione. Nella notte, un forte mal di testa. L'arrivo pronto dell'ambulanza non è servito a nulla. Domenico Coppola è morto all'alba di questa mattina a sessant'anni. Il sindaco neoeletto Piero Fassino ha deciso di spostare la data della sua festa per rispetto del dolore della famiglia. Il suo posto in comune, probabilmente, sarà preso dal secondo più votato della lista. Denis Martucci. Detto "Coppola".

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    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.