Intercettazioni, tutto come un anno fa

Piero Vietti

Dal fango ai post it.

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    Siamo ripiombati nella stessa situazione di un anno fa. Anche se forse è più grottesca ancora. I giornali riempiono le pagine di intercettazioni di chiacchiere telefoniche senza alcuna rilevanza penale – che fanno tanto venire voglia di sapere che cosa si dicono Ezio Mauro e Eugenio Scalfari al telefono quando parlano di qualche collega – il garante della privacy fa appelli timorosi che cadono nel vuoto, qualcuno della maggioranza dice che ci vorrebbe una legge per regolare le intercettazioni e la loro pubblicazione e Repubblica ricomincia la battaglia molto indignata dei post it in difesa della libertà di stampa, che sembra tanto una battaglia per la libertà di fango. Quanta fuffa. Chissà se finirà mai.

    P.S. Certo, una legge forse aiuterebbe a evitare tutto ciò.

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    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.