Giovani e istruiti o niente

Piero Vietti

Come vi informate? / 3

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    Leggendo ancora il rapporto del Censis. Tv e radio resistono, i giornali di carta soffrono e i settimanali non annaspano. I mezzi con cui gli italiani si informano cambiano, e vanno inesorabilmente verso il Web:

    • Per l'uso del telefono cellulare si rileva in generale una flessione (-5,5 per cento complessivamente tra il 2009 e il 2011), complici gli effetti della crisi. Ed è in atto una migrazione dell'utenza dagli apparecchi basic (-8 per cento), con funzioni limitate alle sole telefonate e all'invio e ricezione degli sms, agli apparecchi smartphone (+3,3 per cento, con un'utenza che sale complessivamente al 17,6 per cento e al 39,5 per cento tra i giovani).

    • Il dato di crescita dell'utenza di Internet nel 2011 supera finalmente la soglia del 50 per cento della popolazione italiana, attestandosi per l'esattezza al 53,1 per cento (+6,1 per cento rispetto al 2009). Il dato complessivo si spacca tra l'87,4% dei giovani (14-29 anni) e il 15,1% degli anziani (65-80 anni), tra il 72,2% dei soggetti più istruiti e il 37,7% di quelli meno scolarizzati.

    Sempre più smartphone, e sempre più su Internet. Ma con un discrimine importante e significativo: giovani e istruiti, gli altri sono indietro, troppo indietro.

    (continua)

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    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.