Il Web tra spazzatura e rivoluzioni
Chi fa il pensiero dominante?
Ancora dal rapporto del Censis su come gli italiani si informano "nell'era digitale" (che brutta espressione):
• L'83,8% del campione riconosce a Internet il merito di permettere a chiunque di esprimersi liberamente. Al tempo stesso, l'83,3% lamenta il fatto che nel web circola troppa “spazzatura”, riferendosi a blog e video fatti in casa. Quello che viene riconosciuto come il merito principale della rete si trasforma nel suo più grande limite: permettere a tutti di esprimersi liberamente fa sì che sulla rete circoli anche materiale di dubbia qualità.
Ma la cosa più interessante è un'altra:
• Strettamente connessa al tema della libertà di espressione che il web concede a chiunque è l'opinione secondo la quale la rete è un potente mezzo al servizio della democrazia: il 76,9 per cento degli italiani si è dichiarato “molto” o “abbastanza d'accordo” con tale giudizio. E a tutti è noto il ruolo avuto da Facebook e Twitter come “ripetitori” in Occidente delle voci e delle immagini del dissenso in Stati governati da regimi autocratici.
Da quest'ultimo punto si capisce una cosa: i giornali saranno anche in crisi, ma continuano a determinare il pensiero dominante: che Internet sia fondamentale per la democrazia e che Facebook e Twitter facciano le rivoluzioni ce lo hanno detto (e fatto credere, perché nessuno ha controllato di persona) loro.
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