Il Web tra spazzatura e rivoluzioni

Piero Vietti

Chi fa il pensiero dominante?

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    Ancora dal rapporto del Censis su come gli italiani si informano "nell'era digitale" (che brutta espressione):

    • L'83,8% del campione riconosce a Internet il merito di permettere a chiunque di esprimersi liberamente. Al tempo stesso, l'83,3% lamenta il fatto che nel web circola troppa “spazzatura”, riferendosi a blog e video fatti in casa. Quello che viene riconosciuto come il merito principale della rete si trasforma nel suo più grande limite: permettere a tutti di esprimersi liberamente fa sì che sulla rete circoli anche materiale di dubbia qualità.

    Ma la cosa più interessante è un'altra:

    • Strettamente connessa al tema della libertà di espressione che il web concede a chiunque è l'opinione secondo la quale la rete è un potente mezzo al servizio della democrazia: il 76,9 per cento degli italiani si è dichiarato “molto” o “abbastanza d'accordo” con tale giudizio. E a tutti è noto il ruolo avuto da Facebook e Twitter come “ripetitori” in Occidente delle voci e delle immagini del dissenso in Stati governati da regimi autocratici.

    Da quest'ultimo punto si capisce una cosa: i giornali saranno anche in crisi, ma continuano a determinare il pensiero dominante: che Internet sia fondamentale per la democrazia e che Facebook e Twitter facciano le rivoluzioni ce lo hanno detto (e fatto credere, perché nessuno ha controllato di persona) loro.

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    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.