Una scuola per vecchi

Piero Vietti

Un appello interessante al ministro Gelmini.

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    Vi segnalo questo appello che gira in rete da questa mattina. Non è la solita protesta ideologica anti Gelmini, ma una critica intelligente a un decreto che potrebbe bloccare il lavoro di migliaia di giovani insegnanti forse per un decennio.

    Entro il prossimo mese di ottobre, salvo ulteriori cambiamenti, il Ministro Gelmini firmerà il Decreto che avrà l'effetto di escludere per diversi anni le giovani generazioni dall'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado. Nei prossimi anni i posti disponibili per le lauree magistrali e le abilitazioni all'insegnamento saranno ridotti a una quantità irrisoria, che oltre ad essere assolutamente insufficiente a rispondere alle reali necessità della scuola, impedirà ai giovani di abilitarsi.

    Qual è il punto? Il ministro ha scelto di privilegiare i precari già inseriti nelle graduatorie (sempre pronti a scendere in piazza) e di assumerne circa 250.000 per coprire i posti che si libereranno nei prossimi mesi. Il risultato?

    Chi sta insegnando dal 2008 senza abilitazione, chi è ancora in fase di formazione e chi s'iscriverà nei prossimi anni all'università sarà di fatto tagliato fuori dalla possibilità di abilitarsi all'insegnamento.

    Quindi per i prossimi dieci anni avremo un corpo docente bloccato (e sempre più vecchio) e un calo drastico di iscritti alle facoltà umanistiche e scientifiche che hanno nell'insegnamento il loro sbocco naturale. Chi ha scritto l'appello avanza anche tre proposte per risolvere il problema. Se è vero che la Gelmini ha tanto a cuore la meritocrazia, dovrebbe farci più di un pensiero. Sicuri che convenga accontentare i precari in blocco e impedire ai giovani di insegnare?

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    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.