Cattivo come me

Piero Vietti

Ascoltando l'ultimo album di Tom Waits.

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    Prima che lo spread ci porti via tutti, volevo consigliarvi il nuovo album di Tom Waits. E' appena uscito, si chiama "Bad As Me" e contiene 16 tracce niente male, roba abbastanza rara oggi, soprattutto guardando a cosa fanno certi coetanei di Waits nel frattempo. Non ho l'ardire di sostenere che sia un capolavoro assoluto, anche se è probabilmente tra i migliori dischi della stagione: dopo parecchi anni alquanto rivoluzionari, Waits ha capito che questa volta non bisognava per forza farla fuori dal vaso ("Real gone", l'ultimo album di inediti da lui registrato, era tanto bello quanto impossibileda ascoltare – e non sto citando Gianna Nannini). Come confessa il suo chitarrista Marc Ribot al New York Times, questa volta Tom non ha preso i suoi musicisti dicendo loro "ok, mettiamoci di impegno e creiamo musica completamente senza precedenti", ma semplicemente: "Facciamo ballare la casa".

    "Bad As Me" può ascoltarlo anche chi non pensa – come il sottoscritto – che anche una scatarrata di Tom Waits sia musica, trovando (o ritrovando) nel disco (scusate il termine anni Sessanta) vecchi temi e ballate un po' già viste ma sempre di forte impatto. I testi, al solito, sono lampi, poesie, immagini che restano e parole che hanno sempre un significato, non messe a caso per fare rima. Per chi, come me, è rimasto folgorato da uno dei lavori più strani di Waits, "Bone Machine", ha fatto diventare amore quel colpo di fulmine grazie ai suoi album quasi tutti uguali degli anni Settanta e ne ha giudicato la profondità con le intuizioni degli Ottanta, "Bad As Me" è un giusto mix: né troppo hard né troppo scontato. Strizza l'occhio al passato ma senza diventare un Ligabue americano che rifà sempre la stessa canzone, e dimostra che chi ha inventato qualcosa di nuovo nella storia della musica può anche smettere per un attimo di farlo per ricordarci quanto è bravo a fare il suo mestiere.

    Qualche link utile

    Melodie di un randagio ritratto di Waits scritto da me sul Foglio

    L'intervista di Waits al Nyt

    Tom Waits: The Fresh Air Interview

    Nessuno è innocente - da Sussidiario.net

    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.