Profumo di autonomia?

Piero Vietti

L'annuncio del ministro dell'Istruzione fa ben sperare.

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    Il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo ha fatto un annuncio che ci saremmo aspettati da un governo liberale (forse berlusconiano):

    Il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, ha confermato a Savona che saranno riaperti «al più presto» i concorsi nella scuola pubblica. «Dobbiamo farlo al più presto - ha detto il ministro parlando con i giornalisti a margine di un incontro -. Da 13 anni non ci sono più concorsi pubblici, e questo è senz'altro un tema su cui bisogna lavorare». L'ultimo concorso per la scuola risale al 1999. Secondo il ministro «è ormai tempo» di varare entro il 2012 un maxi concorso, al quale potrebbero essere interessate «trecentomila persone», dalle scuole elementari, alle medie, alle superiori.

    Dopo i tentennamenti della Gelmini, che per non avere i sindacati contro aveva contrattato un assorbimento dei precari nella scuola e di fatto una chiusura alle abilitazioni dei giovani, l'annuncio di Profumo è una buona notizia. Basta con le graduatorie ad esaurimento, ci sono tutte le premesse per un reclutamento autonomo degli insegnanti: bisogna infatti vedere se e come sarà fatto questo concorso, ma ottimisticamente esso può essere un primo passo verso il sistema che solo può salvare la scuola italiana, l'autonomia degli istituti, statali e non statali che siano.

    AGGIORNAMENTO: Consiglio di leggere questa intervista a Valentina Aprea, presidente della Commissione Cultura e Istruzione della Camera, contraria al maxi concorso.

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    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.